"No soy guapo, pero gusto", Jorge Lorenzo si presenta a pochi giorni dal Natale direttamente con una citazione di Jerry Calà, che 39 anni fa si rendeva protagonista di una scena rimasta scolpita nella storia del cinema italiano. Quel "non sono bello...piaccio" del primo Vacanze di Natale di Carlo Vanzina - evidentemente - è una frase che il maiorchino ha fatto sua. La replica in versione iberica è arrivata al termine della presentazione del profumo "Octane", di cui Jorge è fresco testimonial. Successivamente il Porfuera si è concesso ai microfoni dei colleghi spagnoli di Solomoto, traendo un bilancio della sua stagione tra pilota della Porsche Cup, opinionista di DAZN e - appunto - volto di Octane: "Non sarò mai Brad Pitt, né per bellezza, né per altezza. Ma ho il mio mercato. E non sarò mai nemmeno un comunicatore totale, come chi fa questo mestiere da 20 o 30 anni, ma nella mia lingua e con quello che so di moto cerco di comunicare al meglio. E le recensioni sono state molto buone. All'inizio, quando è stato annunciato che Jorge Lorenzo si sarebbe unito a DAZN, metà dei giudizi erano buoni, metà erano cattivi. Alcuni dicevano che avrei parlato solo di me stesso, che sono una persona arrogante, ma come si è potuto verificare sono stato imparziale, ho sempre parlato di tutto senza optare per nessuno, dicendo non la verità, ma la mia verità".
La sincerità fa parte di Jorge Lorenzo, e nessuno lo può negare. A costo di essere scomodo, sgradevole, esuberante, il maiorchino esprime sempre e comunque la sua opinione. Regala alla stampa e agli appassionati prospettive autentiche, in un mondo che troppo spesso soffre di dichiarazioni preconfezionate. "All'inizio del campionato Porsche Cup prendevo oltre due secondi dai migliori - ha continuato Jorge commentando la sua prima avventura in un campionato a quattro ruote - ora sono a mezzo secondo. L'anno prossimo punto al podio". Successivamente il cinque volte campione del mondo ha parlato del connazionale ed ex rivale Marc Marquez: "Penso che sia ancora tecnicamente il migliore. Fisicamente in questo momento non è il migliore, a causa del suo sfortunato braccio. È l'unico che non ha paura di cadere. Questo a volte funziona contro di lui, ma quando funziona a suo favore è una grande qualità. Anch'io quando ero giovane non avevo paura di cadere, a Le Mans nel 2009 vinsi una gara flag to flag con grande distacco, girando forte sul bagnato con gomme slick. Ma negli ultimi anni, con tanti infortuni alle spalle, sul bagnato non volevo rischiare eccessivamente e questo influiva sulle mie prestazioni. Con i giovani che sono progrediti, senza paura e con tanta ambizione, piano piano la differenza che Marc poteva avere con gli altri si sta assottigliando. Ma sono sicuro che, se Marc sarà al 100% e se la Honda lo aiuterà, piano piano tornerà a vincere gare e mondiali". Infine, a proposito di titoli mondiali, Jorge ha chiosato valutando le ultime tre assegnazioni: " Per me nelle ultime tre stagioni sono stati vinti titoli mondiali senza che in pista ci fosse il miglior pilota, che è ancora Marc Márquez. Senza di lui, o con Marc a mezzo servizio, è stato molto più facile. Con un Marc al 100% in pista, sicuramente uno (dei titoli) non sarebbe arrivato. Non so se tutti e tre sarebbero stati vinti da Marc, magari uno gli sarebbe sfuggito. Ma penso che tutti e tre avrebbero potuto essere vinti da un vero Marc".