Jorge Lorenzo ha vinto tre mondiali con Yamaha, ma il cuore lo ha lasciato in Ducati e non smette mai di farlo capire. Un po’ perché la sua scelta di andare via dal box della Rossa ha segnato, di fatto, anche la fine della sua carriera e un po’ perché quelle vittorie arrivate quando ormai era già troppo tardi hanno aperto la strada al dominio assoluto della Ducati in MotoGP. Ma il motivo è anche un altro: il rapporto speciale creato con Gigi Dall’Igna. I due sin conoscevano già dalle categorie minori e il maiorchino era sempre stato il pallino dell’ingegnere veneto. Insieme hanno lavorato molto, nonostante il poco tempo del 99 sulla Desmosedici, arrivando a togliersi le soddisfazioni che meritavano solo quando lo stesso Lorenzo, per la solita fretta del grande campione, aveva già scelto di trasferirsi in Honda.
“Sapevo che Gigi ce l'avrebbe fatta a mettere le sue moto davanti a tutte – ha recentemente affermato Lorenzo - È un gran testardo, ma a livello tecnologico è un passo avanti a tutti. Lui ha sempre realizzato la migliore moto tra 125, Superbike e MotoGP. Ecco perché all’epoca decisi di lasciare la Yamaha per la Ducati: sapevo che sarebbe diventata la moto migliore”. Lo sapeva e il maiorchino ha anche contribuito a farcela diventare, visto che con il 99 in sella la Desmosedici è cresciuta ulteriormente e ha trovato quelle doti di agilità che prima sembrava non avere.
“Probabilmente Gigi sarebbe riuscito a rendere perfetta la Desmosedici anche senza di me – ha proseguito Lorenzo - ma con me Gigi Dall'Igna ha accelerato questo processo per creare una moto più completa e più facile da guidare per tutti i piloti. Quando sono arrivato in Ducati la moto aveva una grande potenza e un’aerodinamica avanzata, ma gli ho fatto capire che serviva anche maneggevolezza. Oggi la Desmosedici ha percorso tanti chilometri e tutti i piloti sono forti e riescono a farla vincere”.
Una superiorità, quella della Ducati, che chiaramente ha fatto gola anche a Marc Marquez, con l’otto volte campione del mondo che non ha avuto dubbi su quale moto scegliere per provare a tornare a vincere. Secondo Jorge Lorenzo non sarà un gran problema il fatto che Marquez non guiderà la stessa identica moto degli ufficiali, ma quella con le ultime specifiche del 2023, perché se ci sarà un gap da colmare potrà farlo con il talento. Tanto che in Ducati l’arrivo di Marc Marquez non ha generato solo gioia, ma anzi ha fatto venire ben più di qualche mal di pancia a qualcuno. “L'arrivo di Marc è in via generale una buona notizia per la Ducati perché si ritroveranno il miglior pilota a costo zero per loro – ha concluso Jorge Lorenzo - Ma anche questo è un problema, perché non tutti i dirigenti Ducati volevano Marc. Gigi lo ha sicuramente voluto perché punta sempre ai piloti più forti. Ci sono però due aspetti che preoccupano: il primo è perdere Marc dopo solo un anno, perché poi porterebbe nella nuova squadra tutta la conoscenza acquisita sulle Desmosedici. La seconda è che potrà battere Martín, Bagnaia e gli altri di Borgo Panigale, minando gli equilibri. Penso che Marc con la Desmosedici vincerà molte gare il prossimo anno. Non so se potrà lottare per il titolo, ma se dovessi scommettere, punterei su di lui".