“La verità è che Martin e Bagnaia sono molto simili: sembrano robot sopra la Ducati” – Lo ha detto Jorge Lorenzo, nel consueto video post GP sul suo canale YouTube, Dura la Vida. Il cinque volte campione del mondo non sminuisce i grandi risultati ottenuti dai due in lotta per il titolo e meno che mai il gran lavoro fatto da Pecco Bagnaia negli ultimi gran premi, ma è convinto che al netto di tutto e parlando solo e esclusivamente di talento, è ancora Marc Marquez l’unico capace di fare davvero la differenza.
“Dopo lo scontro con Morbidelli – ha affermato Lorenzo – a Marc si è gonfiato l'airbag. In quel momento ti spaventi moltissimo perché sembra un'esplosione e fa anche un po’ male. Ciò rende le due o tre curve successive molto scomode e puoi perdere da mezzo secondo a un secondo, lui invece ha recuperato. Questo dovrebbe bastare a rendere la misura di quello che ha fatto al Sachsenring. Fisicamente, nonostante tutti i suoi guai, è più forte degli altri. Inoltre Marc è molto abituato ad andare al limite e contestualmente a tenersi qualcosa, a differenza di Bagnaia e Martin che sono abituati a seguire sempre e solo linee perfette”.
Jorge Lorenzo, insomma, ne fa una questione di traiettorie. E detto da lui fa un certo effetto, visto che il cinque volte campione del mondo ha costruito tutte le sue fortune sportive proprio sulla capacità di tenere sempre la linea perfetta, con quella costanza e quella precisione che gli sono valse il soprannome di “martillo”. La sua, quindi, non è una critica a Martin e Pecco, ma semplicemente un’analisi oggettiva di quello che si è visto in pista fin qui e in particolare al Sachsenring. La differenza tra Bagnaia e il pilota del Team Pramac, semmai, è stata in altro: “Credo che questa gara sia stato un punto di svolta – ha affermato ancora – non vorrei che Martin si fosse sentito già campione del mondo. Jorge si trovava di fronte a una grande opportunità in uno dei suoi circuiti preferiti. Sapeva che doveva stare davanti a Bagnaia per aumentare il margine in classifica e ha sbagliato. Ma li vedo entrambi molto simili, direi robot sopra la Ducati. Portano quello stile di guida alla perfezione. Bagnaia ha guadagnato esplosività, Martín l'ha persa per guadagnare consistenza. Penso che a questo punto Pecco sappia però gestire meglio le sue emozioni, mentre Martín faccia più fatica a reggere la pressione . Questa è la differenza più grande che vedo in loro. E poi c’è da dire che forse in Martin la frustrazione è molto forte: per la caduta, per la perdita della leadership in classifica, ma anche perché un po’ si sentirà escluso dalla Ducati”.
Frustrazione o meno, comunque, per Jorge Lorenzo il GP di Germania potrebbe aver assegnato molto di più di 37 punti complessivi ai vincitori, oltre a fornire la certezza che Marc Marquez sarà della partita fino all’ultimo. L’altra sentenza del Sachsenring, infatti, riguarda le dirette avversarie di Ducati. “La verità è che Aprilia e KTM sono più lontane di quanto pensassimo. Le Ducati hanno girato in modo impressionante: sono troppo forti. In certi momenti della stagione sembrava che la KTM fosse a quel livello, ma ora sembra che non lo sia più. Il tempo rimette tutti a posto".