Per quasi tutta la sua vita le corse sono state la sua vita. Detta così è un gioco di parole, ma è pure la sostanza delle giornate di Jorge Lorenzo fino a quando, ormai più di tre stagioni fa, ha deciso di dire basta con le corse in moto. Da quell’ultima gara, il maiorchino non ha fatto altro che ripetere sui social che la sua vita adesso è migliore, che finalmente può godersi tutto quello che ha guadagnato senza stare a fare attenzione a tutto come quando invece faceva il pilota. Recentemente, però, è arrivato ad ammettere qualcosa che, in verità, era già piuttosto evidente: “Ho paura della noia”.
Perché ok il denaro, ok le mega vacanze, le auto di lusso e nessun occhio alla bilancia, ma quando “competere” è stato ragione di vita, diventa difficile divertirsi con altro. Il cinque volte campione del mondo ha spiegato così il suo nuovo impegno con le auto da corsa. “Non posso negare di aver cominciato a sentire la mancanza dell’adrenalina” – ha spiegato. Adesso nella sua testa ci sono le macchine, le Porsche della Carrera Cup e un grande sogno.
“Valentino Rossi è sempre stato un grande avversario per me ha affermato - Competere contro di lui anche sulle quattro ruote sarebbe una sfida interessante. Fino ad ora non c'è stata occasione ma se dovessi scegliere una competizione in cui mi piacerebbe gareggiare contro di lui credo che sarebbe la 24 Ore Le Mans. Con le auto mi diverto, ma devo ancora entrare bene nei meccanismi: è tutto molto diverso, soprattutto per quanto riguarda la reazione delle gomme in frenata". Nel futuro, quindi, c’è il volante, con il cinque volte campione del mondo che, però, continuerà anche a commentare il motomondiale per DAZN Spagna nei fine settimana in cui non sarà impegnato con Porsche.
“E’ qualcosa che mi piace e credo che con la mia esperienza posso offrire il punto di vista del pilota agli appassionati”. Di tornare in sella, però, non se ne parla, con Jorge Lorenzo che è stato chiaro con quelli che – dopo aver visto la straordinaria prestazione di Dani Pedrosa a Jerez – gli hanno chiesto se farebbe o meno una wild card in MotoGP: “Bisogna essere allenati e stare in forma. Dani Pedrosa l’ha fatta sembrare facile, ma non lo è – ha spiegato - I meriti che ha avuto in tutta la sua carriera sono enormi. Non ho mai visto un pilota così piccolo ottenere così tante vittorie in MotoGP… A livello tecnico e di feeling Pedrosa è un pilota super sensibile che aiuta molto a capire quali componenti sono giuste e quali sbagliate. Se Honda non lo avesse lasciato andar via oggi racconteremmo una storia diversa”