“Mai avrei pensato, nella mia carriera di pilota, che avrei potuto essere felice per un quarto posto. E invece oggi sono felicissimo. Questo di Misano è stato davvero un weekend fantastico per me” – Dani Pedrosa sembra più meravigliato di poter essere contento per una medaglia di legno che per l’incredibile impresa su cui ha messo la firma nel GP di San Marino: avanti in prova, quarto nella Sprint, quarto nel GP e sempre davanti anche a quelli molto più giovani che guidano la sua stessa moto. E’ stato, ormai glielo riconoscono tutti, il vero protagonista del fine settimana di Misano. Perché se tutti sapevano che avrebbe potuto far bene, nessuno poteva aspettarsi che avrebbe fatto così tanto bene.
Sontuoso è la parola che hanno usato tutti. E sontuoso, in effetti, Dani Pedrosa lo è stato. Anche perché la nuova formula, Sprint più GP, è qualcosa a cui non era abituato e a 37 anni, per quanto si può essere allenati e in forma, sono in pochi quelli capaci di tenere certi ritmi. E di presentarsi in conferenza stampa pure con un piccolo rammarico: “Sul finale ho fatto fatica con la gomma, non ne avevo più per provarci. Anche fisicamente è stata dura, ma il risultato è fantastico. Ho provato a tenere il passo dei primi, delle volte ci riuscivo altre volte no, poi ho provato a raggiungere Bagnaia per il podio, è stato bello, ma sul finale non ce ne era più".
E’ soddisfatto della moto e dei materiali provati e se c’è qualcosa che invece lo ha impensierito un po’ sono state proprio le gomme. Perché oltre al normale calo dopo tanti giri, qualche piccolo problema di feeling lo ha avvertito anche all’inizio: “Ieri con la soft non avevo questo problema, oggi con la media ho avuto qualche problema in più per raggiungere la performance massima della gomma, soprattutto sul lato sinistro. Lo pneumatico scivolava molto, Binder mi ha passato e ho perso un po' di contatto con i primi, ho dovuto affrontare qualche giro in modo molto cauto”.
E’ in quella fase che Dani Pedrosa ha fatto valere tutta la sua esperienza. “Mi sono reso conto che gli pneumatici non stavano lavorando al meglio e sono rimasto dietro a Brad, lasciando che fosse lui a provare a colmare il gap con quelli davanti. Nel frattempo le gomme cominciavano a performare al meglio. Poi Brad è caduto– ha raccontato – Mi dispiace, perché lui è il pilota KTM con più punti in classifica, ma queste sono le corse. Quelle corse da cui, forse, qualcuno oggi si pente di averlo sbattuto fuori un po’ troppo presto. Il riferimento, è chiaro, è alla Honda, che lo aveva bollato come un pilota finito. Pedrosa, però, non porta rancore e risponde con diplomazia e il solito sorriso a chi gli fa notare che con le poche wildcard fatte in questa stagione ha già messo nel sacco più punti in classifica generale di Marc Marquez e della sua Honda. “In questo momento in HRC hanno un po’ di lavoro da fare – s’è limitato a affermare - Un bel po' di lavoro per tornare competitivi. Per quanto riguarda il ruolo di test rider, però, posso dire che io mi sto impegnando molto per KTM e ho un contratto con KTM per il prossimo anno".