Poche parole e pure sintetizzate in un post, eppure l’ultima intervista a Marco Melandri è una bomba. L’hanno realizzata quelli della pagina Istagram “EffettoGP”, con l’ex pilota di MotoGP e Superbike che, come fa sempre, non s’è fatto remore a dire quello che pensa. A cominciare da Aprilia, “che è pronta per vincere il titolo mondiale”, ma che si ritrova con due piloti che, secondo il Macho, non hanno le carte in regola per portare il marchio di Noale sul tetto del mondo.
“Non vedo Aleix e Maverick pronti per vincere un mondiale – ha detto – Ma in alcune situazioni l’Aprilia fa paura, mentre è più in difficoltà su circuiti con curve lente”. E’ una MotoGP distante anni luce rispetto a quella di cui è stato protagonista fino a pochi anni fa, con Melandri che prova a spiegare anche quanto possa essere difficile per un pilota di allora riuscire a prendere le misure con una elettronica che adesso domina un po’ tutto. Tanto che, proprio per questo, l’impresa di Dani Pedrosa a Misano assume proporzioni ancora più grandi. “Non sono d’accordo con chi dice che il livello sia basso – ha aggiunto – E’ vero che la prestazione di Pedrosa può far pensare questo, ma bisogna tenere conto del fatto che Misano è una pista perfetta per lui. Inoltre non aveva pressioni e sono convinto che la KTM abbia molto più potenziale di quello che riescono a dimostrare i piloti ufficiali”. Una sorta di bocciatura, quindi, per Brad Binder, Jack Miller, Pol Espargarò e Augusto Fernandez, con Melandri che, però, risponde così anche a quelli che dopo Misano hanno sostenuto che i piloti di oggi sono tutti brocchi solo perché Pedrosa è riuscito a sfiorare il podio.
Chi, invece, il podio non sembra più in grado di sfiorarlo sono Fabio Quartararo e Marc Marquez, con Melandri che, anche su di loro, sembra avere le idee chiarissime: “Per Marc Marquez è tempo di cambiare aria – ha spiegato – Un altro anno in Honda vorrebbe dire smettere, anche perché non ha l’età per aspettare che Honda sviluppi la moto. Tra Ducati e KTM penso che per Marc sia meglio KTM. Honda non riuscirà mai a recuperare il gap in pochi mesi, nonostante le possibilità economiche. Lo stesso discorso vale per Yamaha, che nel tentativo di migliorare il motore ha perso di vista tutto il resto. Dovrebbero fermarsi e provare a risolvere un problema alla volta”.
Per Melandri, quindi, se Fabio Quartararo ha il tempo anche per provare a aspettare, Marc Marquez non ha scelta e deve trovare una sella già da subito. Ma la situazione in MotoGP adesso è quella che è, con l’ex pilota di MotoGP e Superbike che tira in ballo anche il talento di quei giovanissimi piloti che non stanno trovando spazio nella massima serie: “Pedro Acosta sta dimostrando una intelligenza superiore alla media – ha tuonato – KTM ora ha 4 moto per 5 piloti. Le 6 moto non si possono fare? Sarebbe follia per Dorna rifiutare una eventuale coppia Marc Marquez e Pedro Acosta”. Una follia, secondo Melandri, è anche quella di continuare a sviluppare le moto su terreni che non solo mettono in discussione la sicurezza, ma non servono neanche per onorare la mission delle corse con i prototipi: ossia migliorare le moto di serie. “Ridurre la cilindrata da 1000 a 850cc non cambierebbe le cose – ha concluso – Bisognerebbe invece eliminare quegli elementi che hanno snaturato il concetto di moto. Anche perché i circuiti stanno diventando troppo stretti e pericolosi per queste moto”.