A Silverstone ci sarà anche Jorge Lorenzo. Non indosserà, chiaramente, la tuta da gara, ma i ben più comodi vestiti del commentatore televisivo per DAZN Spagna, visto che in questo fine settimana non avrà impegni automobilistici con Porsche. Il cinque volte campione del mondo, che in passato è stato protagonista di un recupero miracoloso da un intervento chirurgico, ha voluto parlare, proprio prima del GP d’Inghilterra, dell’importanza di non sottovalutare gli infortuni. Lo spunto glielo ha offerto Pol Espargarò, che tornerà in sella alla sua GasGas dopo i mesi terribili che hanno fatto seguito al bruttissimo volo di Portimao.
“E’ stato fermo per tantissime gare e qualcosa sicuramente sarà cambiato anche nella sua testa – ha affermato il maiorchino - Credo che per un pilota, almeno per quello che ho vissuto io, quando si parla di danni alla colonna vertebrale le cose cambino. C'è il midollo e se ti succede qualcosa di brutto puoi diventare tetraplegico o paralitico e non è che si scherza su questo. Qualsiasi altro osso può essere saldato. Pol deve prenderla con molta calma, penso che abbia fatto bene a non accelerare il ritorno in pista. Bisogna essere molto sicuri e ora ancora di più visto che ci sono le Sprint Race dove ci si gioca tutto in pochi giri e bisogna prendersi più rischi”.
Rischi che un tempo i piloti tendevano a prendere anche dopo brutte cadute, con Jorge Lorenzo che, però, non ha problemi a affermare che almeno in questo la MotoGP di adesso è migliore. C’è maggiore sensibilità sul piano umano e più disponibilità ad aspettare la vera guarigione dei piloti. “Ora i piloti tendono ad aspettare tutto il tempo necessario per recuperare dagli infortuni – ha spiegato - Veniamo da alcuni anni folli in cui ti rimettevi in moto nello stesso fine settimana in cui ti eri fatto male, nel mio caso poche ore dopo. I piloti ora sono un po' più consapevoli del pericolo di non tornare guariti. Ora la prendono con molta più calma: è cambiato tutto in questi 2 o 3 anni. Lo vediamo con Rins, Mir o Pol. L'esempio lampante è stato il giro folle di Marc a Jerez, prima che tutto si complicasse. Probabilmente è da lì che sono cambiate le cose”.
A proposito di Marc Marquez, Jorge Lorenzo sembra ormai tornato indietro sulla sua convinzione di un passaggio in Ducati, con l’otto volte campione del mondo che, anche a detta del maiorchino, a questo punto sarà con Honda anche nel 2024. Soprattutto adesso che Alex Rins ha preso la strada di Yamaha. “Credo che quello tra Rins e Yamaha sia un matrimonio di convenienza – ha concluso - Molti si aspettavano che Rins continuasse con LCR, soprattutto dopo la grande vittoria ottenuta ad Austin. Sì, è vero che quell'infortunio al Mugello ha in qualche modo interrotto il grande inizio di stagione che ha avuto. Nessuno si aspettava questo cambio di scenario, ma è successo. Penso che sia un po' un matrimonio di convenienza, perché la Yamaha è interessata a Rins da tempo. E a Rins interessa anche una moto che si adatti meglio al suo stile di guida, che è sempre stato molto fluido. La Yamaha gli ha offerto la moto ufficiale, con tutto quello che significa essere ufficiale, mentre in LCR si era lamentato di non essere stato trattato come un pilota ufficiale, soprattutto con la famosa questione del telaio Kalex. Penso che entrambi i marchi, Honda e Yamaha, siano messi molto male in questo momento, ma forse la Honda ancora un po' peggio della Yamaha”.