Ok che per essere veloci bisogna essere pure leggeri, però che fai, stai in Italia e non ti vai a fare una mangiata da Carlo Cracco? Jorge Lorenzo e Porsche Italia potrebbero averla pensata più o meno così a giudicare dall’ultimo post pubblicato su Instagram dal cinque volte campione del mondo di motociclismo.
L’ex 99 della MotoGP, infatti, ha ufficializzato proprio con una foto scattata all’interno del ristorante milanese di Carlo Cracco che anche in questo 2023 parteciperà alla Carrera Cup con Porsche Italia, bissando l’avventura dello scorso anno e provando, però, a migliorarsi ancora. “Quest’anno – ha scritto il maiorchino a commento della foto – dovremo fare bene”. Provare a puntare ancora più in alto, quindi, come Lorenzo ha sempre fatto in tutta la sua carriera, con l’obiettivo di arrivare al vertice anche nella competizione dedicata alle Porsche Carrera.
L’eccellenza, intanto, Jorge Lorenzo se l’è concessa nel piatto, visto il ristorante scelto e il nome dello chef che non ha certo bisogno di presentazioni, con il maiorchino che non ha mai nascosto di essere un grande amante della buona cucina e ancora di più del lusso. “Mi piace godermi la vita – ha detto in una recente intervista – ho fatto tanti sacrifici da ragazzino per arrivare ai massimi livelli delle corse in moto e ancora di più ne ho fatti quando a quei livelli ci sono arrivato davvero. Ho condotto sempre una vita regolare, facendo attenzione a tutto, cibo compreso perché tendo a ingrassare, adesso, però, voglio che la mia pensione sia pazzesca e non mi faccio mancare niente”. Uovo soffice con broccoli e olive taggiasche; fusillotti al burro affumicato, Vacche rosse e pepe Timur; controfiletto di manzo con sedano rapa e salsa di senape; sacher e una selezione di vini non certo da discount: questo il menù scelto da Jorge Lorenzo per festeggiare il nuovo matrimonio con Porsche Italia, come racconta la foto pubblicata dallo stesso pilota.
Un ultimo “sgarro” prima di mettersi al volante, quindi, con Jorge Lorenzo che recentemente ha anche provato a spiegare quali sono le principali difficoltà per un pilota che passa dalle corse in moto a quelle in auto: “Cambia totalmente la prospettiva – ha detto - Con la macchina tagli più i cordoli, mentre con la moto era impossibile. Sono due tipi di guida opposti, due mondi diversi ed è per questo che devo imparare al meglio per ottenere risultati. La guida è meno fisica. Per esempio, in auto non ti muovi come fai sulla moto per il trasferimento del peso. Ti senti più protetto. Continuo ad avere una guida pulita, ma ancora non conosco tutti i segreti”.