Marc Marquez ha cambiato manager e si vede. Documentari, ospitate in tv, interviste a cannone e, adesso, anche una nuova campagna per chiamare a raccolta i suoi tifosi: We Are 93. Si chiama così, noi siamo 93, infatti, l’iniziativa lanciata dall’otto volte campione del mondo in vista della stagione 2023: la prima in cui potrà tornare a essere protagonista assoluto dopo anni di sofferenze. “Il mio braccio – ha detto in una recente intervista – ha subito quattro interventi chirurgici e è chiaro che non sarà più quello di prima, ma voglio capire quale è adesso il 100% del mio braccio perché sento di essere vicino e di poter tornare a competere sui miei livelli”. Quello che mancherà dovrà colmarlo la Honda, dandogli una moto all’altezza della Ducati e servirà anche il calore dei tifosi.
Da qui l’ordine di mobilitazione generale, se così possiamo chiamarlo, che prende il nome di We Are 93. Ma di cosa si tratta nello specifico? A spiegarlo è lo stesso Marquez: “Il 2022 non è stato un buon anno, ma dopo tutto il lavoro fatto, mi avvicino alla nuova stagione con molta energia e molta fiducia. I tifosi ci sono stati per me nei momenti più difficili e ora ho bisogno che mi siano di nuovo vicini per sostenermi in questo anno così importante”. Come? Pagando la piccola cifra di 25 Euro che permette di avere accesso alla community e a tutti i vantaggi: la possibilità di vedere contenuti esclusivi realizzati durante la stagione o più semplicemente sconti per prendere parte ai gran premi in giro per il mondo, oltre all’immancabile kit di benvenuto con bandiera e tradizionale poster autografato. Attenzione, però, perché con We Are 93 Marc Marquez propone un modo nuovo di essere fanclub perché il progetto prevede pure la realizzazione di altre tribune riservate ai tifosi di Marc Marquez nei circuiti, con tanto di “lotteria” per incontrare faccia a faccia il fenomeno di Cervera.
Un modo, quindi, per aumentare anche la presenza del pubblico nei gran premi e una scelta che potrebbe fare molto piacere a Dorna, sempre più alle prese con tribune vuote e incassi irrisori rispetto ai tempi di Valentino Rossi. Perché il progetto di Marquez si riveli vincente, però, serve che Marquez sia vincente e se non ci sono dubbi sul talento del campione spagnolo e sulle sue capacità di essere più forte anche delle noie fisiche, i dubbi riguardano, piuttosto, la sua moto. Anche recentemente il collaudatore della Honda, Stefan Bradl, ha detto senza mezzi termini che non ci sarà da aspettarsi una qualche grossa rivoluzione e il timore è che per HRC possa aprirsi una nuova stagione di rincorsa. I test di Sepang saranno utili a capire se effettivamente la RC213V è ancora una moto molto indietro rispetto alle Ducati, o se all’ombra dell’Ala Dorata hanno saputo giocare di strategia, magari nascondendosi un po’ anche nelle dichiarazioni della pre season.