Le moto sono spente, ma il mercato piloti è già a pieni giri. Detta così può suonare un po’ difficile, ma anche alla luce di recenti dichiarazioni da parte dei diretti interessati, emerge che qualcosa si sta già muovendo in vista del 2024, anche se le moto sono ancora ferme e nessun pilota ha ancora avuto modo di dimostrare se e quanto sa andare ancora forte. A accendere la miccia ci ha pensato Jorge Martin: “Il mercato è sempre aperto, vedremo cosa succederà”. E subito dietro gli è andato Franco Morbidelli: “Non ho mai pensato che Yamaha potesse davvero sostituirmi con Toprak Razgatlioglu, per ora sono tranquillo, vedremo cosa succederà”. Parole, quelle dei due piloti, che di fatto lasciano intendere un gran movimento tra marchi, manager e team, con Martin e Morbidelli che potrebbero essere proprio le chiavi del mercato.
A due chiavi, però, corrispondono sempre due portoni e, manco a dirlo, ci sono due nomi che potrebbero rivoluzionare la griglia nel 2024. Il primo è Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo, infatti, ha già più volte ribadito di aspettarsi tantissimo dalla nuova Honda e non è un segreto che vuole vincere ancora e essere nelle condizioni di lottare per il titolo mondiale. Se la RC213V dovesse rivelarsi non competitiva nel 2023 è chiaro che Marc Marquez comincerà a guardarsi intorno e che gli altri farebbero a schiaffi pur di metterlo sopra la propria moto. In pole position potrebbe esserci proprio Yamaha, con il sogno di un dream team insieme a Fabio Quartararo. Stiamo parlando, però, di qualcosa che al momento sembra fantascientifico. Più credibile, piuttosto che Yamaha metta gli occhi proprio su Jorge Martin. Il giovane pilota spagnolo è deluso dalla scelta di Ducati, che gli ha preferito Enea Bastianini per la Desmosedici ufficiale, e ha una clausola per cui potrebbe liberarsi dal vincolo con Borgo Panigale anche prima della scadenza del contratto. E’ chiaro, però, che Martin farà questo passo solo per una moto di un team ufficiale e Yamaha, al momento, sembra l’unica disposta a offrirgli una sella (a meno che Honda non perda davvero Marc Marquez).
Resterebbe senza moto, a questo punto, il vicecampione del mondo 2020, Franco Morbidelli, e è qui che entra in gioco l’altro portone: Valentino Rossi. Se, infatti, Rossi e i vertici del Team Mooney VR46 dovessero decidere davvero di lasciare Ducati per Yamaha, per Morbidelli si spalancherebbero le porte della squadra di Tavullia. Continuerà, sostanzialmente, a guidare una Yamaha M1, ma con i colori della VR46, verosimilmente insieme a Luca Marini, visto che su Marco Bezzecchi ci ha messo gli occhi ormai da un bel po’ di tempo la Ducati, che non è disposta a lasciarselo scappare, riservandogli la sella della Desmosedici con i colori di Pramac. Se invece Valentino Rossi e il Team Mooney VR46 dovessero scegliere di restare con Ducati, il nome sognato per sostituire Marco Bezzecchi potrebbe essere quello di Pedro Acosta. Ci sarà, però, da sconfiggere le resistenze (e i contratti) di KTM, con Pedrito che, però, è da anni ormai un pallino del Dottore e è l’unico pilota non italiano per cui potrebbero spalancarsi le porte della squadra di Tavullia.
Difficile che il giovanissimo pilota spagnolo possa svincolarsi da KTM e è più probabile, piuttosto, che la casa austriaca gli offra una sella in MotoGP a spese di Augusto Fernandez, che finirebbe di nuovo sul mercato dopo un solo anno in classe regina, come già accaduto a Remy Gardner e a Raul Fernandez. Se non sarà Pedro Acosta, quindi, il nome già scelto dal Dottore e dagli altri è quello di Celestino Vietti. Lo stesso Vietti piace, e piace anche molto, a quelli di Aprilia, che per questa stagione hanno deciso di dare una seconda opportunità (dopo l'anno da rookie con KTM) a Raul Fernandez, piazzandolo nel neonato team satellite della casa di Noale. A proposito di Aprilia e Team RNF, non manca chi ipotizza persino un ritorno di Andrea Iannone alla fine della squalifica per doping, ma sembra oggettivamente fantascienza.
Non dovrebbe cambiare nulla, infine, nella squadra ufficiale Ducati, con Enea Bastianini e Pecco Bagnaia blindati fino al 2025, mentre sembra scritto il futuro del compagno di squadra di Alex Rins su sponda Honda LCR. Per Takaaki Nakagami, infatti, le speranze di restare in MotoGP oltre il 2023 sono già ridotte all'osso e al suo posto dovrebbe arrivare Ai Ogura (che per il 2023 ha chiesto di poter restare un anno in più in Moto2).