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Jorge Martín, l’ultimo metro a Sepang: “L’anno scorso ero spaventato, non ero pronto. Pecco? Non ha niente da perdere”

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

2 novembre 2024

Jorge Martín, l’ultimo metro a Sepang: “L’anno scorso ero spaventato, non ero pronto. Pecco? Non ha niente da perdere”
Il primo vero match point è arrivato per Jorge Martín, che corre il GP della Malesia con 29 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia e parla con calma, come se non stesse accadendo nulla. Eppure se non sbaglia domani può lasciare la Ducati e Pramac da campione del mondo

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

29 punti di vantaggio, al titolo ne mancano solo otto. Jorge Martín si sforza per non pensarci, per non parlarne, non immaginare cosa succederebbe se domani, a undicimila chilometri da casa, riuscisse a realizzare quel sogno che è nato con lui, che ha accarezzato da bambino e fatto crescere negli anni. Non celebra Jorge, pensa a Valencia e agli spagnoli e ogni frase che dice gli sembra uscita dalla bocca dopo un lungo respiro: “È stato giorno buono, importante”, ci ha detto. “È stato un giorno duro perché siamo andati forte, molto più dello scorso anno. E il passo non lo avevamo mai tenuto per tutto questo weekend, così sono arrivati nuovi problemi. Quando è caduto Pecco è stato difficile da gestire, ma sono riuscito a farlo e sono contento di come sia andata oggi”. Il bonus della vittoria pagato da Ducati, ha raccontato Martín tra una cosa e l'altra, verrà devoluto interamente alla città di Valencia. 

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Martín parla con calma ma il weekend è stato una guerra, con il rivale sempre davanti in tutti i turni fino allo smacco in qualifica che suonava come un contrattacco pesante. Poi però Jorge parte meglio, si mette davanti, spinge. E Bagnaia scivola al terzo giro appena, in quella curva 9 che un paio di piloti - Bastianini e Bezzecchi - oggi hanno soprannominato la bastarda. Martín racconta così quel momento: “È successo e di sicuro non ho fatto finta del contrario. Ci ho pensato, mi sono detto di stare attento perché avrei dovuto finire. Ho anche pensato che forse avrei dovuto aspettare Marc e chiudere secondo, ma dall’altro lato avevo otto decimi di vantaggio quindi non aveva senso aspettarlo. Ho pensato solo a fare quello che so fare, pensando ai miei riferimenti in frenata senza fare niente di diverso. Lì ho visto che il vantaggio cresceva. Era importante finire la gara qui per avere informazioni, ma abbiamo avuto un sacco di problemi”.

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Certo che, se è arrivato così quest’anno, è per la calma che è stato in grado di portare in pista: “L’anno scorso ero veloce, ma non ero pronto”, la sua analisi. “Ero molto spaventato e ho passato momenti duri. Quest’anno sono un po’ più maturo, essere qui con questo vantaggio è un privilegio vero, ma non è finita e voglio arrivare concentrato domani. Pecco rischierà molto, batterlo sarà difficilissimo e non ha più nulla da perdere, è tutto o niente per lui. Proverò a fare del mio meglio, siamo comunque un passo avanti agli altri e nel peggiore dei casi finirò secondo, poi vedremo. Rilassarmi? Quando ci provo mi innervosisco, tutto diventa più difficile. Stamattina ero un po’ nervoso, quindi ho detto a Gino (Borsoi, ndr.) che ci avrei provato. Non voglio finire secondo o terzo, se Pecco è più forte vince lui, altrimenti vinco io. Domani sarà lo stesso: se Pecco andrà più forte bene, io farò del mio meglio perché è l’unico modo per cui riesco a concentrarmi e a dare il 100%”.

Domani, alle 8:00 italiane, la MotoGP correrà il GP della Malesia. Jorge Martín vince il titolo se guadagna 8 punti su Pecco Bagnaia, che come hanno detto entrambi darà tutto per vincere. Jorge dovrà dare tutto per non cadere, per non sbagliare. Il tutto mentre Dorna si avvicina a scegliere il Qatar come teatro per l’ultimo capitolo del motomondiale 2024.

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