A inizio stagione il posto nel team ufficiale Ducati doveva essere di Jorge Martín, via l’australiano e dentro lo spagnolo. Poi Enea Bastianini ha corso oltre le aspettative di tutti, probabilmente anche le sue. E quando è stato scelto lui, Jorge ha ammesso che quel posto lo meritavano entrambi: si rispettano, per certi versi si assomigliano, talento e dritti al punto tutti e due, di carne e sangue tutti e due. Jorge ha preso la decisione il meglio possibile: “Faremo la storia”, ha scritto quando la notizia è stata resa nota. “Saremo il primo team indipendente a vincere un titolo”. Ora, a distanza di qualche mese, Dorna sta rilasciando dei brevi documentari (li trovate sul sito della MotoGP con titolo ‘The Ducati Decision’) in cui viene raccontato il clima di quei mesi ed il punto di vista di ognuno. Ci sono Ernest Rivera e Guido Meda, rispettivamente DAZN Spagna e Sky Italia, che raccontano il loro punto di vista, ci sono le parole di Paolo Ciabatti - registrate soprattutto a Misano, durante il GP - e, naturalmente, ci sono i piloti.
Nella seconda parte del documentario, a spiccare sono alcune dichiarazioni di Jorge Martin: “Penso le vittorie siano state l’unica ragione. In termini di lavoro e velocità siamo molto simili ed entrambi lo meritavamo, anche lui”, ha detto subito, prima di raccontare di come ha appreso la notizia: “Il mio manager mi ha chiamato per dirmelo, ne avevamo parlato per tutta la settimana. Io chiedevo in continuazione perché sapevo che avrebbero scelto mercoledì, poi è diventato venerdì… continuavo a chiedere perché mi interessava. Poi mi ha detto che avevano preso Enea. Anche in Ducati c’erano due fazioni. Qualcuno voleva me, altri volevano lui. Qualcuno mi ha detto che avrebbero scelto me”.
In un’intervista con i media spagnoli poi, Jorge ha spiegato la sua frustrazione: “La cosa che mi fa arrabbiare di più è che hanno scelto come se non fossero stati nel box, che è dove succede tutto. Hanno preso la decisione come avrebbero fatto gli spettatori dalle tribune. Questa è l’unica cosa che un po’ mi infastidisce”.
Le parole di Martín, probabilmente, le hanno spiegate Guido Meda ed Ernest Rivera nella prima parte del video. Ducati Pramac è il vero laboratorio della squadra ufficiale, dove si lavora sullo sviluppo per scegliere i materiali da montare sulla Desmosedici che deve vincere il titolo, mentre il Team Gresini è indipendente sotto tutti gli aspetti: paga le moto e corre per il suo risultato. “Martin pensava al futuro della moto, Bastianini poteva semplicemente spingere”, dice Rivera, e Meda aggiunge: “Si, poi quando è cominciata questa cosa del futuro e tutti abbiamo cominciato a parlarne penso che su Enea si sia riversata un po’ di pressione che ha fatto calare i risultati”.
Nonostante questo, Bastianini ha vinto quattro gare alla sua seconda stagione in MotoGP, con una squadra nuova con cui si trova al 4° posto nel mondiale a 39 punti. E per l’anno prossimo lui e Bagnaia distribuiranno popcorn via televisione. Jorge Martín sarà lì, a preparare ancora una volta il suo assalto al trono.