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Justin Barcia, l’impresa all’AMA Supercross: rompe il cambio e fa la gara in prima!

  • di Redazione MOW Redazione MOW

20 gennaio 2021

Justin Barcia, l’impresa all’AMA Supercross: rompe il cambio e fa la gara in prima!
Justin Barcia, che ha vinto il round inaugurale dell’Ama Supercross con la sua GasGas 450, si è trovato con il cambio rotto alla partenza della seconda manche. Così ha fatto buona parte della gara in prima, salti tripli compresi.


di Redazione MOW Redazione MOW

Justin Barcia ha inaugurato nel migliore dei modi l’AMA Supercross, il campionato MX statunitense. Il pilota GasGas ha affrontato Gara 1 nel migliore dei modi, centrando l’holeshot e mettendosi in testa per tutti i 28 giri della gara, spegnendo le speranze di Ken Roczen ad incalzarlo nelle retrovie. Arrivato alla seconda manche con le migliori intenzioni però, Barcia ha rotto il la leva del cambio della sua 450 poco dopo la partenza. Quando si è accorto dell'accaduto però, “Bam Bam” ha deciso di continuare a correre. Nessuno come gli americani (e i Queen) sa che lo spettacolo deve continuare, the show must go on. Così Barcia ha fatto buona parte della gara in prima marcia, salti compresi, chiudendo con un ottimo nono posto. Fortunatamente per lui, Roczen è stato penalizzato di quattro punti per aver saltato in regime di bandiera rossa, motivo per cui Justin è ancora davanti a tutti nella classifica iridata.

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“Ho rotto il cambio praticamente subito - ha spiegato Barcia nel dopo gara - Ma fortunatamente avevo la prima marcia inserita. Ho fatto un giro ed ero piuttosto nervoso, non sono riuscito a fare i salti tripli con la prima marcia . Ho provato a fare i salti a tutto gas, ma non è stato possibile con il terreno appiccicoso. Poi ho solo provato a salvare ciò che poteva essere salvato. Tutto sommato oggi non è stata la mia giornata, ma non è finita così male”. ha concluso

Il terzo round dei 17 previsti si disputerà come i primi due ad Houdston, in Texas, ma questa volta su di un layout differente. L’appuntamento è per sabato 23 gennaio. 

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