Quella tra Mattia Binotto e Kimi Raikkonen è un’amicizia davvero speciale. I due si sono tolti grandi soddisfazioni in Ferrari a partire dall’ultimo mondiale vinto dal Cavallino nel 2007 proprio grazie al pilota finlandese. In quell’anno l’attuale Team Principal della scuderia di Maranello era appena stato promosso come capo ingegnere e adesso che Iceman si è ritirato, Mattia Binotto ha parlato del rapporto che li lega: “Conosco Kimi da molto tempo ormai, penso più di quattordici anni – ha affermato a Speedweek– è sempre stato un pilota fantastico e molto veloce. Oltre a questo, però, è anche un grande uomo. È uno dei pochi nel paddock che considero un amico, perché di Kimi ci si può sempre fidare”. Una vera dichiarazione d’amore quella del 52enne nato a Losanna nei confronti dell’ex pilota dell’Alfa Romeo. In particolare apprezza le sue doti umane: “È molto rispettoso, anche se non dice molto. Il suo comportamento dimostra che è una grande persona, ed è per questo che mancherà a tutto il paddock”.
Ma non c’è soltanto Iceman nel cuore di Mattia Binotto. Un altro pilota infatti è riuscito a impressionarlo e stiamo parlando di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha infatti stupito tutti gli appassionati di Formula 1 grazie alle sue prestazioni in Ferrari che hanno aiutato non poco a raggiungere il terzo posto nel campionato costruttori. Il compagno di Charles Leclerc si è integrato alla perfezione nel team: “Ha fatto bene perché è un bravo studente – ha detto il Team Principal - Sta studiando, sta cercando di imparare, cercando di capire e penso che sia stato coerente nella sua integrazione e sviluppo in termini di prestazioni anche durante la stagione”. Tra le principali qualità di Carlos Sainz sicuramente è spiccata la grande applicazione e attenzione ai dettagli, soprattutto nei confronti dell’approccio al nuovo motore: “L’apprendimento delle power units è sicuramente uno dei punti che deve essere fatto e la gestione dell’energia, il modo in cui la guidabilità del motore funziona, dà sicuramente un lato difficile – ha aggiunto - Ci vuole tempo, ma non è impossibile. Carlos in questo senso sia stato molto forte. Sapevamo che era un buon pilota e nel 2021 lo è stato, semplicemente dimostrando il suo potenziale”. Guardando poi al futuro Mattia Binotto ritiene che la Ferrari abbia la miglior formazione di piloti. Il 2022 sarà quindi una stagione ricca di soddisfazioni: “Avere due piloti così vicini che si spingono l’un l’altro, penso sia un buon punto di riferimento – ha concluso – Entrambi si spingono a vicenda e hanno sempre avuto occasioni di sorpasso e scambio di posizioni. Mi piace vederli combattere insieme ed essere così vicini”.