Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi se le danno ogni volta che possono. Non le botte, sia inteso, ma le sportellate. E tutte le volte che gli capita di trovarsi l’uno contro l’altro, che sia sull’asfalto, nel cross o al Ranch, o anche semplicemente in palestra o in un qualunque altro confronto tra i tanti che la VR46 Academy organizza come allenamento per i suoi piloti. A svelare il retroscena non è una qualche solita gola profonda che potrebbe aver amplificato la faccenda o averne falsato i contorni, ma Valentino Rossi in persona.
“Pecco e il Bez sono proprio una bella coppia – ha detto ridendo e con fare vagamente sarcastico nell’intervista rilasciata a MotorcycleNews -Sappiamo il vero valore di Pecco, ma Bez deve ancora arrivare. C'è una grande rivalità tra i due. Leali sono leali, anche molto, ma quando si allenano lo fanno come matti, in palestra, al Ranch, tra loro è sempre una lotta. E questo li aiuta a crescere". Niente di poco sano, quindi, o di particolarmente pericoloso per gli equilibri della struttura che Valentino Rossi ha creato per far crescere i giovani piloti italiani, ma un tipo di rapporto da tenere comunque sempre sotto controllo. Perché dalla rivalità accesa all’inimicizia è un attimo.
“E’ sempre molto difficile tenere insieme piloti che vogliono la stessa cosa: la vittoria – ha aggiunto Rossi - Sinceramente facciamo il possibile per farli andare d'accordo: il loro punto di forza è che si allenano insieme e diventano ogni volta più forti. Ma non è facile gestire tutti i rapporti, soprattutto tra piloti che competono tra loro. Quindi se prima o poi si troveranno a lottare per il Mondiale, dopo un certo punto sarà difficile anche gestirli”. Ma queste sono le corse e se c’è qualcuno che ne è perfettamente consapevole quel qualcuno è proprio Valentino Rossi, che nel motomondiale ci ha passato ben 26 anni, vincendo nove titoli e sfiorando il decimo in quel maledetto 2015.
Un motomondiale, quello di cui ha scritto la storia nell’ultimo quarto di secolo, che adesso è decisamente cambiato, soprattutto dopo l’introduzione della Sprint. “Da casa è una figata – ha detto Rossi sorridendo - Anche il sabato diventa un giorno che ti tiene davanti alla televisione. Ma per un pilota e un meccanico ci sono molti più rischi e stress. E di questo bisogna tener conto. Ma per me, a casa sul divano da semplice tifoso, la Sprint è molto bella”. Soprattutto quando i suoi piloti, Luca Marini e Marco Bezzecchi, riescono a stare davanti, con i due ragazzi del Team Mooney VR46 che stanno facendo più che bene in questa seconda stagione nella squadra che porta proprio il nome di Valentino Rossi. Il Dottore, però, non fa fatica – nonostante il contratto come brand ambassador di Yamaha – a ammettere che un ruolo molto importante lo sta giocando anche la moto: “I nostri buoni risultati sono dovuti anche al fatto che abbiamo la Ducati, che è una moto mostruosa. La Ducati è la migliore moto in griglia e noi abbiamo saputo sceglierla. Questo fa la differenza. Non so se in futuro resteremo con loro alla fine del nostro accordo triennale, la Yamaha sarà una opzione da valutare, ma bisognerà vedere quanto saranno competitive le moto, perché vogliamo andare alle gare con la speranza di lottare sempre per vittorie e podi”.