Jorge Lorenzo se lo ricorda ancora bene il mondiale del 2015, e in particolare l’ultima gara di stagione nel circuito di Valencia. In una lunga chiacchierata nel podcast di Álex Hawkers, ha ricordato i cori di insulti piovuti addosso a lui e a Marc Marquez non tanto, o non solo, dagli spettatori paganti, ma anche dagli spagnoli che abitavano attorno alla pista. "Siamo arrivati al parco chiuso e l'80% del circuito, in cui probabilmente presenti erano degli spagnoli, fischiava me e Marc Márquez dopo aver battuto Valentino Rossi. Non l'ho mai capito". Aggiungendo che “la gente, sul muretto, insultava mia madre e i miei amici. Tutti spagnoli. ‘Ci hai rubato il Campionato del Mondo!’, dicevano. Ora ne parla sorridendo, ma quella volta non fu molto piacevole.
Intervallando l'attività di commentatore per DAZN con altri impegni nel motorsport, il maiorchino ha parlato anche dei suoi progetti futuri: "Mi piacerebbe fare un film o una serie sulla mia vita. Non è una cosa facile da fare, ma credo che un giorno accadrà. La mia vita è sufficiente per più di un film. Mi sono successe così tante cose che tutto è stato come una montagna russa, non è stata una vita normale". La sua carriera in MotoGP è terminata , ma Lorenzo è ancora attivo nelle auto e ha già pensato alla sua prossima sfida nel motorsport: "Grazie alla telemetria e alla telecamera che abbiamo all'interno della macchina posso vedere come guido. Il fatto è che muovo il volante con la stessa precisione con cui lo muovevo in moto. Non sarò un pilota di Formula 1, né voglio diventarlo, ma la cosa migliore che potrei fare sarebbe partecipare alla 24 Ore di Le Mans. Ma per questo devi essere un professionista a metà".