Di donne e motori se ne sente parlare in continuazione, tra chi le promuove e chi le sottovaluta. L’Autodromo di Imola le celebra con un grande evento che andrà in scena l’8 Marzo, proprio nel giorno della festa delle donne, e avrà una serie di attività dedicate al ruolo femminile tra aziende ed enti nazionali, con panel e approfondimenti sul tema della parità di genere. Noi abbiamo chiamato Elena Penazzi, l’assessora all’Autodromo, a raccontarcelo in quanto guida della maggior parte delle attività del circuito e del territorio. Con il sorriso e l’orgoglio stampato in faccia e la grande emozione di realizzare un evento prezioso come WOW, Elena ci ha svelato tutti i dettagli delle attività che verranno svolte durante la giornata e ci ha raccontato dei grandi progetti dell’Autodromo per il futuro, perché “è importante avere gli occhi già sulla prossima curva”.
Partiamo dall’inizio: l’Autodromo di Imola e il grande lavoro che state facendo. Cosa vuol dire gestire un qualcosa di così importante sia per il motorsport che per la città di Imola?
Vuol dire avere passione per il luogo, per quello che rappresenta l’autodromo. Per me personalmente è una parte importante della mia vita, l’ho frequentato fin da bambina. È una parte imprescindibile di quello che è la città di Imola e la sua società.
Le iniziative e gli eventi sono tantissimi e spaziano dal motorsport al turismo e ai concerti. Un autodromo sempre più attivo e in crescita continua ma legato comunque alla sua storia. Dove trova il suo equilibrio?
È bello poterlo far crescere in modo attuale e non statico. Il mondo è cambiato, lo sappiamo bene, e noi vogliamo cambiare con lui, quindi partiamo dai temi più attuali come la sostenibilità ambientale e la sicurezza stradale per arrivare ad una polifunzionalità completa che fa sì che l’Autodromo sia un hub che è molto di più di una semplice pista per far correre auto o moto.
L’8 marzo ci sarà WOW, l’evento dedicato alle donne. Come funzionerà e quali saranno le attività tra paddock e pista?
WOW, è un acronimo che ci sta a pennello: quello che sta succedendo con questo evento è davvero wow. È una sorta di energia positiva formata da aziende, persone, concetti e valori che si sono messi tutti insieme per formare questo grande evento, quest’anno ancora più ricco di contenuti rispetto alla prima edizione del 2023. La mattina avremo due eventi incredibili: al Museo di Chicco Costa sarà presente Ferrari, che ha scelto di essere nostro partner per una vera e propria attività di conoscenza sul suo mondo per gli studenti universitari. In sala stampa invece saranno presenti 150 studenti delle scuole superiori del territorio che potranno partecipare ad un’attività di learning sulle materie legate all’intelligenza artificiale. Degli stimoli per gli studenti ad andare oltre ai preconcetti comuni, anche le ragazze possono fare certi lavori e tutti insieme possiamo arrivare a grandi risultati.
E nel pomeriggio?
Il pomeriggio ci saranno i panel delle aziende come Pirelli e L’Oreal che descrivono i percorsi sulle certificazioni della parità di genere e che cosa fanno in merito a questo tema, e quello delle forze dell’ordine e armate, dove parleranno tutte le professioniste della società civile “guidatrici”: l’elicotterista della Polizia, la pilota di carri armati, la rappresentante della marina militare, una motociclista dei Carabinieri e una macchinista di Italo. Tutte esperienze che possono stimolare e far capire che non c’è niente di strano per le donne a fare attività che da fuori sono pensate da uomini. Inoltre ci sarà il MUNER, l’Università della Motor Valley, dedicato a un nuovo comitato per la parità di genere, che racconterà delle proprie attività. Direttamente in pista invece ci saranno i test drive con Porsche e i mini corsi di guida sicura dedicati alle persone delle aziende sponsor.
La giornata si concluderà con un importante premio, il Women in WOW: a chi avete deciso di assegnarlo?
Con molto onore premieremo Rachele Somaschini, pilota rally, quest’anno. Non ho fatto fatica a cercare una persona da premiare perché rispecchia davvero i valori dell’evento: tra la pista e la sua vita ha raccontato la sua storia e il modo di affrontare la sua malattia pesantissima. Ho letto il suo libro in un giorno e mi ha emozionato tantissimo, quindi poterla avere all’Autodromo per un'occasione così speciale mi riempie il cuore.
Quanto è importante secondo te un evento del genere al giorno d’oggi per le donne nel motorsport?
È importante perché c’è un po’ un vuoto e probabilmente WOW nel suo piccolo grande campo è riuscito a colmarlo. Questi eventi vanno in un pezzo di pelle viva e colpiscono un mondo molto interessante, energico. Lo vedo da quanto entusiasmo c’è nell’accettare anche l’invito in WOW, tra relatrici e partecipanti.
Tra gli eventi, c’è uno che hai voluto di più?
No, perché ognuno ha la sua unicità. Sono tutte cose diverse ma complementari. Sono sicuramente molto curiosa di vedere queste ragazze in divisa che ci racconteranno cosa vuol dire essere donna italiana che ad esempio guida un carro armato. Ma anche il panel delle donne che ho chiamato, che tra l’altro sono tutte “amiche dell’autodromo” che ci seguono tantissimo, tra cui ad esempio Elena Alberti di Penske o Simona Zito di Chopard sarà stimolante per la platea.
Tu, che sei in primis una donna nel motorsport perché ti occupi direttamente dell’autodromo e che in passato hai corso, credi che negli ultimi anni ci siano stati dei cambiamenti?
Assolutamente si. Io ho fatto delle garette amatoriali, poche cose, però si vede davvero un netto miglioramento. Ad esempio nel WEC, che tra l’altro aspetto con ansia, ci sono le Iron Dames e mi piace molto pensare al fatto che ormai ci sono competizioni senza genere, dove tutti sono allo stesso livello. Come mi piace pensare che con la F1 Academy si vada oltre, per cercare di raggiungere un risultato più grande. I cambiamenti ci sono e sono sempre più visibili, non è sempre facile chiaramente perché il motorsport a certi livelli è davvero faticoso sia a livello mentale che fisico, però le donne hanno già dimostrato di potercela fare.
Gli sponsor dell’evento sono davvero tanti. Credi che ci sia più interesse in generale nell’avere donne in questo mondo?
Certamente si. Il mondo delle donne apre a tanti altri tipi di sponsorizzazioni ed aziende: non è un caso che io abbia chiamato L’Oreal o Chopard. Può fare solo che del bene, facendo crescere sia il motorsport che le aziende a livello economico ed imprenditoriale.
E invece la risposta della gente com’è stata? Vi aspettate tante persone?
Siamo sold out! Abbiamo esaurito 350 posti in pochissimo tempo, non tutti gli eventi riescono in questo modo e ciò vuol dire che allora stiamo andando nella direzione giusta. Continuo a stupirmi in maniera favorevole, sarà importante fare bene a questo punto. Ci tengo a ringraziare chi sta lavorando con me perché stiamo facendo un lavoro incredibile.
Oltre all’impegno per le donne nel motorsport, l’Autodromo di Imola è impegnato sul fronte giovani. Quanto è importante per voi coinvolgere la next gen?
Riportare i giovani in autodromo è il mio primo obiettivo. Le nuove generazioni fanno sì che si possano creare dei presupposti per far crescere l’autodromo. Non ci saremo sempre noi, bisogna dare spazio ai giovani. Non è un caso che Carolina Tedeschi sia la moderatrice di WOW: credo che sia un’occasione importante anche per lei che non ha un’esperienza professionistica tale per un evento di questo genere ma sono convinta che farà comunque benissimo. Largo ai giovani, soprattutto negli eventi così. Lo faremo con il WEC, con la Formula 1 e alle Finali Mondiali Ferrari, ogni qual volta che ci sarà l’occasione di portare dai bambini ai ragazzi in autodromo.
Sarà un anno impegnativo per l’Autodromo: dalla F1, al WEC, ai campionati italiani sia su due che su quattro ruote. Come vi state preparando?
È molto impegnativo e tutto sta facendo perno sul trentennale della morte di Senna. Dal WEC alla F1 tutto sarà dedicato a lui. Sono cose che oltre agli eventi sportivi in sé ci porteranno una visibilità mondiale di alto livello. Ci stiamo già preparando da un anno ma ne varrà sicuramente la pena.
Il primo evento “importante” in arrivo è il WEC. La prima volta del mondiale endurance a Imola. Sta crescendo tanto questa categoria, tu cosa ne pensi?
Se mi chiedi un evento a cui puntiamo quello è il WEC. Non solo ci crediamo e vediamo quanto è cresciuto in tutti i sensi, sia mediatico che di qualità, con l’arrivo di importanti case costruttrici e di piloti. C’è interesse e una grande opportunità perché è accessibile: da spettatore sei il protagonista. Faremo tanti eventi per il pubblico anche in concertazione con il centro storico: vedremo piloti, automobili e il vero spirito del WEC da vicino. Rispetto al mondo fatato della Formula 1 soprattutto.
La Formula 1 ha firmato un bel contratto con l’Autodromo e avrete l’onore di ospitarla per un altro po’ di anni. Cosa vuol dire questo per Imola
Le vendite stanno andando molto bene, abbiamo dovuto aprire altre tribune perché c’era molta richiesta, quindi ci aspettiamo tanta gente. Anche perché dobbiamo rifarci dall’evento dell’anno scorso! Sono convinta che i tifosi arriveranno in massa anche perché Imola è un’icona per la Formula 1 e soprattutto quest’anno con il trentennale c’è l’intenzione anche da parte del campionato stesso di dare la giusta attenzione a un luogo così prezioso. Aspettiamo tutti a braccia aperte.
Qual è la sfida più grande nel coordinamento di qualcosa di così importante?
Ce ne sono tante di sfide. Quella più grande però è quella di arrivare alla fine e pensare che si possa fare ancora meglio, quindi di non essere mai arrivati. Noi stiamo già pensando al 2025, a che cosa fare e come gestirci il tutto. La sfida vera è quella di avere sempre gli occhi verso la prossima curva.
E c’è un lato negativo in tutto ciò?
Io cerco di non vedere mai le sfide che abbiamo in maniera negativa; quando siamo arrivati come amministrazione c’era una situazione orribile: gli abitanti ci odiavano e volevano l’autodromo chiuso. C’erano cause su cause, multe, sforamenti… noi in questi tre anni abbiamo cercato di ascoltarli per cambiare la nostra visione, lavorando con l’autodromo sulle mitigazioni attive, ovvero un’attività in pista controllata al millimetro per capire dove agire ad esempio su come far fare meno rumore alle macchine. Poi c’è sempre chi si lamenta, però per fortuna è un’esigua minoranza. Noi ci concentriamo sul positivo!