“Non ho ancora cambiato le chiavi di casa” – Marc Marquez ha il morale sotto le scarpe, ma ha mantenuto la voglia di scherzare. Il riferimento, è chiaro, è al fratello Alex che puntualmente, ormai, gli arriva davanti. “Lo vedo felice – ha poi aggiunto l’otto volte campione del mondo – ha trovato un’ottima squadra e riesce a essere veloce. Anche al Red Bull Ring, guardandolo negli occhi prima della gara, avevo capito che sarebbe andato forte”.
Un endorsement in piena regola, quello di Marquez, chiaramente al fratello Alex, ma anche e soprattutto alla Gresini Racing e alla Ducati. Quasi a voler sottolineare tutte le abissali differenze che in questo momento ci sono con il Team Repsol e la Honda, alle prese, invece, con la crisi più profonda della loro storia recente. Parole, quelle dell’otto volte campione del mondo, su cui i soliti maliziosi hanno inevitabilmente anche montato l’ipotesi di una volontà di offrirsi al Team Gresini. Della suggestione di un “ricongiungimento al fratello” nella squadra di Faenza si parla anche in alcune testate di settore indonesiane e ultimamente anche in Spagna, ma è chiaro che siamo alla fantascienza. Quelli di Marquez sono semplicemente dei sinceri complimenti a una squadra su cui, dopo la morte di Fausto Gresini, in molti avevano sollevato dubbi e che invece in soli due anni ha lottato per il titolo mondiale con Enea Bastianini e, adesso, sta regalando una vera e propria rinascita a Alex Marquez, dopo le terribili stagioni passate in sella alla Honda.
“Alex – ha aggiunto Marc Marquez – è un due volte campione del mondo. Non ce ne sono molti in MotoGP e non ho mai avuto dubbi sul fatto che sia un pilota velocissimo. Adesso in Gresini ha le condizioni adatte e la moto giusta per esprimere il suo talento. Sono contento per lui e anche se adesso mi arriva davanti non ho ancora cambiato le chiavi di casa”.
L’unico vero cambiamento, battute a parte, a cui Marc Marquez sta pensando, piuttosto, è quello relativo alla moto. Ha più volte ribadito di voler concedere ancora opportunità a Honda e che gli piacerebbe chiudere in HRC la sua carriera, ma gli ingegneri giapponesi ora devono dimostrargli di voler davvero metterlo nelle condizioni di vincere ancora. “A Misano avremo due giorni di test, saranno importantissimi e mi aspetto grandi cambiamenti” – ha affermato. Quasi un ultimatum, con Marquez che non ha alcuna intenzione di ripetere ancora a lungo le parole che ha dovuto pronunciare alla vigilia di questo GP a Barcellona. “Non siamo nelle condizioni di lottare per il podio – ha spiegato – Come ho detto anche al Red Bull Ring, adesso dobbiamo fare un lavoro diverso e studiare dettagliatamente quello che c'è da fare, anche mettendo insieme chilometri per capire quali sono i punti su cui intervenire e come intervenire. Spero che il pubblico si diverta lo stesso”.