Albert Valera è uno dei manager più famosi ed influenti del paddock dela MotoGP, forse secondo solo a Carlo Pernat. Ha gestito per anni gli interessi di Jorge Lorenzo, per un periodo è stato anche al fianco di Jaume Masià. Ora, sotto l'egida di Valera, ci sono Aleix Espargaró, Jorge Martín e Pedro Acosta: uno squadrone, in due parole. "Quando osservi un ragazzo giovane - ha esordito Albert in una recente intervista a Motosan, spiegando la strategia che adopera per scegliere i suoi piloti - devi guardare i tempi e vedere se ha qualcosa di diverso dagli altri che ovviamente possa attirare la tua attenzione. L'altra variabile è il ragazzo come persona, deve avere un minimo di valori, e la terza variabile molto importante variabile è la famiglia. Io e il mio team dobbiamo connetterci con la famiglia in modo che ci sia un buon legame. Chiediamo sempre che i genitori non si facciano coinvolgere a livello tecnico, che lascino il pilota con la sua squadra, perché alla fine non sono esperti e se si fanno coinvolgere possono influenzare la mente del pilota. Inoltre mi affido sempre molto a Chicho Lorenzo, il padre di Jorge, gli chiedo spesso cosa pensa del pilota e lui mi dà il suo punto di vista. È un guru in questo senso, passa giornate intere studiare i giovani talenti".
Riagganciandosi alla famiglia Lorenzo, è stato chiesto a Valera di raccontare i retroscena di uno dei trasferimenti più importanti della storia della MotoGP. Stiamo parlando del passaggio del 99 dalla Yamaha alla Ducati nel 2017: "A febbraio 2016 eravamo già in trattativa con Ducati. Il 2016 non è stato l'anno migliore per Jorge, ma aveva appena vinto il campionato del mondo l'anno prima e il suo valore era altissimo. Jorge era in Yamaha da molti anni e penso che volesse intraprendere una nuova sfida". È a questo punto che Albert Valera torna sui fatti del 2015, su come il clash di Sepang tra Valentino Rossi e Marc Marquez abbia influenzato le successive scelte di Jorge, convinto che la Yamaha tutelasse in maniera preponderante il lato del box numero 46: "Forse Lorenzo non avrebbe avuto questo desiderio di cambiare aria se avesse visto un maggiore supporto da parte di Iwata quando vinse il mondiale nel 2015. Secondo noi Valentino avrebbe dovuto essere penalizzato sul risultato della stessa gara di Sepang, invece dell'ultimo posto in griglia di partenza a Valencia. A Jorge questo non è piaciuto. Ci sono stati una serie di eventi che hanno fatto capire a Jorge che c'era un interesse maggiore affinché vincesse Valentino".
Riaffacciandosi sul presente, invece, Valera ha svelato quanto abbia spinto negli ultimi mesi del 2023 per far avere al suo Martín la sella ufficiale Ducati di Bastianini. La sfida tra Enea e Jorge per il posto in rosso non è stata solamente sportiva, strettamente agonistica. È stata anche, e forse soprattutto, una battaglia di numeri, clausole, accordi e sponsor tra Albert Valera e Carlo Pernat (che recentemente a MOW, ai microfoni di Emanuele Pieroni, ha rilasciato dichiarazioni importanti), procuratore del pilota di Rimini. "Ho insistito fino alla nausea per far entrare Jorge Martín in Ducati ufficiale quest’anno - ha ammesso Valera - e questo non è successo. Alla fine non è stato possibile, per il fatto che Enea era già stato confermato il 31 agosto. Resteremo in Pramac un altro anno, crediamo sia il posto più adatto per questa stagione, che sarà tosto. Avendo solo un anno di contratto, penso sia meglio per Jorge restare coi suoi soldati, coi suoi meccanici, coi suoi uomini. Preparatevi alla guerra perché fin dalla prima gara ci saranno molti guai".