C’era mancato. Oscar Haro, il più strampalato degli opinionisti della MotoGP, è tonato a dire la sua dopo i test di Sepang. L’ex pilota e manager di Honda ci aveva abituati a uscite spesso sopra le righe, anche con prese di posizione forti e con teorie che i complottisti scansati. E anche con un linguaggio piuttosto colorito. Lo ha fatto ancora, ospite di Nico Abad, questa volta parlando del sedere dei piloti. Sì, non è uno scherzo, Hoscar Haro ha detto che uno dei problemi che i piloti riscontrano ai test invernali riguarda proprio le chiappe. “In inverno la pelle diventa dura – ha spiegato – Questi poveretti si ritrovano catapultati in un posto dove fa caldo per fare i test e la pelle delle mani, ma soprattutto quella del sedere, ne risente. Si distruggono le chiappe e le mani. Sembra una cosa sciocca, ma è un problema pure quello”.
Sull’osservazione non ci sentiamo di discutere, visto che comunque Haro è nelle corse da una vita e probabilmente non dice qualcosa di molto distante dal vero. Anche perché di spunti ne ha offerti di decisamente più interessanti. Soprattutto parlando di Marc Marquez e Ducati. L’ex manager spagnolo, è cosa più che nota, è uno dei più fervidi tifosi di Marc Marquez e già in più occasioni ha sostenuto che l’otto volte campione del mondo, dopo questo anno in Gresini, arriverà a vestire i colori della Ducati ufficiale.
“Gigi Dall’Igna – ha detto Haro con il suo solito piglio – è uno che diventa subito amico di chi vince. Gli piacerebbe che vincesse Jorge Martin, ma gli piacerebbe anche se vincesse Marc Marquez”. Un modo per dire che, al di là di ciò che si è visto nei test, in Ducati non solo non ostacolerebbero le eventuali vittorie dell’otto volte campione del mondo con la Ducati Desmosedici GP23 del Team Gresini, ma, anzi, potrebbero anche arrivare a aiutarlo. E persino “ai danni” di suo fratello Alex. “Che tipo di accordo ha realmente Marc con Ducati non lo sapremo mai – ha spiegato - Ovviamente, essendo quello che è, Marc ha il potere di fare pressione sulla Ducati e dire ‘ehi, voglio queste armi’. Il trattamento sarà lo stesso per Marc e Alex? Ne dubito, dubito che avranno lo stesso trattamento".
Haro, però, sembra non fare i conti con il Team Gresini. Nadia Padovani e gli altri della squadra faentina non sono certo tipi da prestarsi a strane dinamiche e, pur avendo un fortissimo collegamento con Ducati, hanno sempre mantenuto la massima autonomia, così come dimostra la stessa trattativa fatta per Marc Marquez e conclusa con un accordo che sembrava impossibile oltre che improbabile. Difficile, quindi, ipotizzare che Alex Marquez possa essere lasciato indietro rispetto al fratello in termini di aggiornamenti sulla moto e anche quanto si è visto nei test di Sepang lasciano intendere, almeno al momento e con tutte le cautele che richiede la situazione, i valori nel box sono altri. Lo stesso Marc Marquez ha ammesso che si farà aiutare da suo fratello per capire meglio la Desmosedici e che si porta ancora dietro troppi dei meccanismi acquisiti guidando per undici anni di fila una Honda.