“Non voglio essere troppo romantico, ma con questa qui potrebbe davvero essere un mezzo amore a prima vista”. L’ha detto Fabio Di Giannantonio, ma non è della sua ragazza che sta parlando, bensì della sua nuova vera fidanzata: la Ducati Desmosedici del Team Pertamina Enduro VR46. Così, visto che porta sulla carena il nome di Valentino Rossi e che tra poco è pure San Valentino, il pilota romano l’ha simpaticamente buttata sulla metafora dell’amore. Che si sia ambientato alla grande e che la moto con cui Pecco Bagnaia è diventato campione del mondo lo scorso anno gli piaccia parecchio lo dicono anche i tempi: sempre davanti, a giocarsela con i primi, nei tre giorni di test a Sepang.
E lo dice anche il sorriso a volto pieno nel video diffuso proprio dal team di Tavullia, in cui il Diggia sintetizza il Day3 di Sepang. “Oggi – aveva detto prima di cominciare – si darà un gran gas”. E così in effetti è stato, con Bagnaia, Martin, Bastianini e Alex Marquez capaci di scendere sotto il muro dell’1,57 e lui poco dietro insieme a gente del calibro di Aleix Espargarò e Marc Marquez. Il matrimonio che sembrava impossibile, quello tra il Diggia e la squadra di Valentino Rossi, si sta rivelando quello dalla partenza più felice e se prima erano in pochi a scommettere sul pilota romano, adesso il suo nome comincia a circolare sempre di più tra quelli dei papabili al titolo. Perché evidentemente la chiusura della scorsa stagione vissuta da protagonista non è stata solo una parentesi dettata dalla fame di trovare una sella. Lo ha detto lui stesso, raccontando i suoi ultimi mesi ai colleghi di Speeweek.
“All'inizio ero un po' preoccupato – ha ammesso - È il mio terzo anno con la Ducati, ma mi trovo in un ambiente completamente nuovo, con un nuovo capotecnico e pensavo che avrei dovuto ricominciare da capo. Ma la transizione è stata facile per me, è un gruppo davvero fantastico che è sempre felice e scherzoso. Mi godo tutto questo perché un atteggiamento del genere ti aiuta a diventare più veloce”. L’ambiente, quindi, che conta a volte più degli stessi aspetti tecnici e anche, ormai, una esperienza nuova rispetto al modo di metabolizzare i momenti difficili. Tanto da potersi permettere anche un singolare passatempo: “Mi diverto con i programmi di grafica – ha raccontato – quando viaggio in giro per il mondo passo molto tempo in aereo e lì disegno, ad esempio, i miei caschi. Poi, però, le mani ce le mette chi è davvero del mestiere”.
Il suo di mestiere è quello del pilota e i test di Sepang, al di là dei tempi molto buoni fatti nei tre giorni e dell’ottimo passo mostrato, sono serviti anche a capire il comportamento delle gomme Michelin, con cui nella scorsa stagione non ha sempre trovato il giusto feeling. “C’è una differenza netta – ha spiegato - L'anno scorso ti accorgevi già dopo cinque giri che la gomma si stava degradando, queste durano un po' di più. Senti di più il limite, perché non appena freni troppo forte e c'è movimento nelle gomme anteriori riesci a capire dove sta il limite. Quanto alle parti nuove da testare qui a Sepang non ne abbiamo avute moltissime, ma ci siamo concentrati su altri aspetti e sono molto fiducioso per questo 2024”. Fiducioso come uno che, anche se non lo ammette, s’è appena innamorato di brutto… E che, alla fine di tre giorni di lavoro, sceglie di dare un 9 al nuovo amore. "Torno in Italia con il sorriso - ha concluso - se devo dare un voto a questo test, direi 9 su 10. Il feeling è stato buono da subito, anche il time attack non è stato male. Stamattina mi sono proprio divertito, ma la cosa che mi carica di più è il risultato e le sensazioni durante la simulazione di questo pomeriggio, quando in pista faceva davvero caldo. Siamo stati veloci, tutti i segnali sono positivi. La GP23 è tanto più potente, anche a livello di trazione e ha una confidenza sull’avantreno differente. Sono stanco, a livello fisico devo recuperare un po’, ma non vedo l’ora di tornare in pista in Qatar".