Fino a pochi mesi fa è stato un uomo chiave nel box del team di Lucio Cecchinello e, adesso, si sta godendo una sorta di pensione. Senza allontanarsi troppo, però, dalla MotoGP, visto che Oscar Haro ha commentato su Twitch, ospite di Nico Abad, la prima di stagione in Qatar. Solo che ha usato l’atteggiamento tipico di chi è in trance agonistica e c’è andato giù pesantissimo nei tre argomenti toccati.
Su tutti, ha sparato a zero su Livio Suppo quando gli è stato chiesto di commentare il ritorno dell’italiano in MotoGP, nel nuovo ruolo di team manager Suzuki. “Non è una delle mie persone preferite – ha tuonato Haro - Ho lavorato con lui e conosco il danno che ha fatto alla Honda, so come se ne parla in Ducati, nel paddock ha una brutta reputazione. Ha fatto male alla Honda, parli con qualcuno dell'HRC e loro non vogliono nemmeno vederlo, lo stesso in Ducati. Ma aveva un asso nella manica, che ai suoi tempi era la Red Bull, ecco perché è passato alla Honda. Alla Ducati è successa più o meno la stessa cosa perché hanno portato Casey Stoner ”.
Parole durissime e, francamente, anche tutt’altro che eleganti, con haro che, comunque, ne ha avute anche per Yamaha: “Un disastro per come hanno iniziato il Mondiale. E’ evidente che ingegneri e tecnici non hanno adempiuto al loro dovere: quando un pilota ti dice che il suo motore manca di potenza, non puoi dirgli che è un quattro in linea. Perché anche Suzuki ha questa configurazione ed è un aereo. Yamaha si è cullata sugli allori, avevano una moto molto equilibrata. La Honda si è fatta avanti più di chiunque altro, la Suzuki ha fatto lo stesso e la Yamaha è rimasta lì. La rabbia di Fabio Quartararo non va nemmeno spiegata”.
Da spiegare, invece, c’è la prestazione deludente di Pecco Bagnaia, con Haro che questa volta se la prende con il pilota piuttosto che con Ducati: “Non ho mai sentito un pilota lamentarsi di provare cose nuove – ha concluso l’ex LCR - Marc Márquez è felice di provare novità sulla Honda. Non si può dire 'questo non è il mio lavoro', 'voglio la bici perfetta'. È normale che quando la moto è nuova non ti piaccia, ma è il tuo lavoro… Jorge Martín ha preso la pole position. Pecco non è più il bravo ragazzo che correva con Mahindra. Lì ha dato il 100% perché voleva arrivare in MotoGP e non si è lamentato. Ora che è in una squadra ufficiale si lamenta. Il suo carattere è cambiato, non è più un bambino. Girare contro Dall'Igna è la cosa peggiore che puoi fare”