Cambiano i colori, ma restano i problemi. Viene da dire così dopo aver letto le ultime dichiarazioni di Maverick Vinales: uno che in MotoGP rischia di lasciare il segno come eterno sopravvalutato. Perché il pilota spagnolo, dopo la burrascosa separazione con Yamaha della passata stagione, è approdato in Aprilia e all’entusiasmo iniziale sembra aver già fatto seguito un atteggiamento di pessimismo. In Qatar, Vinales non ha brillato, ma è noto che per prendere confidenza con un motore a V ci vuole molto tempo, soprattutto quando si arriva dai più tranquilli quattro in linea. Una pazienza che, però, Maverick Vinales sembra avere solo a parole, finendo per dare ragione a quanti ormai da tempo predicano che il ragazzo ha un gran talento, ma non ha una testa in grado di supportare il dono della natura che si è ritrovato tra le mani.
Dopo il Qatar, il pilota spagnolo ha parlato di una confidenza mai avuta con la nuova RS-GP e nell’ambiente c’è già chi sostiene che pure l’amicizia con il suo compagno di squadra Aleix Espargarò non sia più così solida come qualche mese fa. La questione riguarderebbe lo sviluppo della moto, ma non è da escludere che la grande differenza di risultati tra i due possa pesare anche nei pensieri di uno che doveva essere il primo della classe nella nuova scuola e che, invece, si sente come se qualcuno gli avesse messo le orecchie d’asino. Il punto, però, non è questo, anche perché non ci sono conferme della reale esistenza di una “questione sviluppo”, ma è, piuttosto, il solito lasciarsi andare da parte di Vinales. Le sue parole dopo il Qatar stridono con la prestazione di Aprilia, con i miglioramenti fatti dalla moto di Noale, con il podio sfiorato da Espargarò e con un entusiasmo che, al di là della delusione personale, un professionista avrebbe avuto il dovere di preservare.
“In nessun momento mi sono sentito a mio agio con la moto. È tempo di capire cosa sta succedendo – ha detto - Faccio la mia parte, ma è molto complicato. Le cose che mi complicano di più la vita sono curve strette e le sensazioni che trasmette l'avantreno. È molto strano. Ho le stesse sensazioni delle ultime gare dell'anno scorso. In inverno, invece, mi sentivo molto meglio”. Quasi a lasciar intendere, quindi, che sia stato fatto qualcosa di diverso da quanto lui aveva suggerito, mentre la spiegazione, visto che comunque quella di Losail è una pista molto particolare, potrebbe essere semplicemente che c’è solo un feeling da trovare, visto che un gran premio non è un test.