Nuova, divertente, scatenata. L'Extreme E è una gran bella idea. Ed è questa la notizia perché, diciamocelo, quando venne annunciato questo nuovo campionato di Suv elettrici dal sapore green, furono in tantissimi a storcere il naso.
C'era già la Formula E, a far innervosire i puristi del motorsport, avevamo davvero bisogno di questa nuova competizione?
Dopo il primo weekend di gara viene da dire che sì, avevamo bisogno dell'Extreme E. Molto più che della Formula E.
Perché nella sua stranezza, e in tutti quei dettagli che facevano innervosire gli appassionati prima del via della stagione, questa competizione trova finalmente un po' di originalità. Non è la copia di niente, non prova ad assomigliare a ciò che già piace e che già esiste, e proprio per questo sembra funzionare.
Perché guardare la Formula E, viene da dire, se già posso guardare la Formula 1? Le logiche sono le stesse, ma il livello dei piloti è molto più basso, i soldi sono molti meno, i circuiti - seppur lo sforzo di renderli interessanti fosse parecchio - non hanno lo stesso fascino di quelli della classe regina.
L'elettrico è ciò che differenzia la Formula 1 dalla Formula E, ma il contesto rende la seconda una brutta copia della prima. E non sorprende che l'iniziale l'interesse verso una nuova competizione stia scemando, sempre di più, nel corso degli anni.
L'Extreme E ha invece ribaltato le logiche di questo tentativo poco riuscito, provando a inventarsi qualcosa di completamente nuovo: coppie miste uomo-donna, un format complicato da capire ma leggero e divertente da guardare, paesaggi incredibili a fare da palcoscenico ed enormi suv elettrici a rendere concreto il divertimento.
Nel primo fine settimana della stagione - andato in scena in Arabia Saudita, teatro della desertificazione, per non dimenticare il focus sul tema sociale - si è visto di tutto: incidenti clamorosi, bagarre al via, grandi delusioni e tantissima azione. I piloti sono di livello, da Loeb a Button passando per Sainz e Kristoffersson, e l'antipasto sembra piaciuto alla maggior parte dei - diffidenti - appassionati.
Aspettiamo le prossime gare per giudicare il format ma una cosa possiamo dirla con certezza: gli originali battono sempre le imitazioni, e l'Extreme E batte già, a mani basse, la Formula E.