Immaginate un mondo, simile a quello che abbiamo oggi in Formula 1, ma in cui a competere contro il successo assoluto di Max Verstappen nella massima seria ci fosse, oltre a Leclerc, Hamilton, Norris e Russell, anche un altro Verstappen. Un derby in famiglia tra i figli di papà Jos, ex pilota della massima serie ricordato più per le vittorie del figlio che per i suoi meriti sportivi.
Secondo quanto raccontato da Max Verstappen in una recente intervista rilasciata a RaceFans.net, la sorella Victoria sarebbe infatti potuta arrivare ai vertici del motorsport perché dotata, proprio come il campione olandese, di un grande talento alla guida: "Penso che avesse un grandissimo potenziale. In alcuni casi mio padre passava due giorni a preparare tutto, come faceva con me, per assicurarsi che tutto fosse perfetto per farla guidare. Poi lei girava per circa 20 tornate e diceva: ‘Oggi per me è tutto, ho finito’. E mio padre si arrabbiava parecchio. Credo che mia sorella avesse probabilmente lo stesso talento che avevo io da piccolo ma semplicemente non lo voleva abbastanza. Le piaceva, ma non abbastanza da lottare per ottenerlo, per essere pronta. Va bene così, basta rendersene conto. Mio padre capendolo si è concentrato soprattutto su di me. Ma se l’avesse voluto davvero, se gliel'avesse fatto capire, sono sicuro che anche mio padre avrebbe fatto lo stesso per lei. Ma mio padre non sentiva che lei lo volesse abbastanza".
Considerazioni che dicono molto su Max, sulla sua famiglia, e sul modo in cui i giovani Verstappen sono stati cresciuti: consapevoli, fin da giovanissimi, di quanto l'impegno sui kart fosse qualcosa su cui concentrarsi con la serietà di un atleta, e mai con la spensieratezza di due bambini. Uno ha scelto di seguire questa strada, l'altra ha preferito andare per la sua via, inseguendo una vita diversa.