La Strategy Advisory Committee della F1 ha deciso. A partire dal primo weekend della stagione 2022 non vi sarà più l’obbligo per i piloti di schierarsi con il set di pneumatici usato per segnare il tempo nella seconda fase delle qualifiche. Le scuderie potranno quindi scegliere senza vincoli come partire in gara.
Dopo otto stagioni copia-incolla, la classe regina a ruote scoperte sceglie lo stravolgimento. Oltre all’ingresso delle auto ad effetto suolo e delle Pirelli da 18”, dal Bahrain al via un altro ritocco. Se fino al GP di Abu Dhabi dello scorso 12 dicembre i primi dieci piloti in griglia dovevano scattare con le coperture sfruttate nell’ultimo run del Q2, d’ora in poi si farà diversamente. Questo perché si è ravvisato che mantenendo lo status quo si sarebbero avvantaggiati sempre i soliti noti.
Nello specifico parliamo di Mercedes e Red Bull che, abituate ad entrare senza grosse difficoltà nel Q3, avevano ormai plafonato le loro scelte optando perlopiù per le mescole dure o medie, mentre le squadre più in difficoltà, per tentare di centrare la tranche conclusiva in cui ci si gioca la pole, finivano per montare le soft, patendo poi allo spegnimento dei semafori.
Da Manana, dunque, addio ai precetti introdotti nel 2014. Ogni team farà la propria scelta sulle “scarpe” da indossare, senza avere un diktat dall’alto. Se ciò darà adito a strategie azzardate e a sorprese lo scopriremo soltanto una volta partito il mondiale. Di certo le prime corse saranno d’assestamento per capire come utilizzare al meglio il nuovo prodotto creato dal fornitore unico.
Altra novità proposta dalla F1, al di là dell’obbligo vaccinale contro il Covid, riguarda il compattamento del fine settimana. Da quattro giorni si passerà a tre. La prima sessione di prove libere sarà spostata al venerdì nel primo pomeriggio per lasciare spazio al mattino alle conferenze e agli incontri con i media. La seconda sarà invece fissata alle 17:30 per quanto concerne gli appuntamenti europei. Entrambe torneranno ad essere di 90’ e non più di 60’ come nel 2021. Tutto invariato al sabato, così come alla domenica con la conferma dello start alle 15.
In almeno due PL1 le scuderie dovranno schierare un rookie, mentre sono state abolite le conversazioni tra il muretto e la direzione gara per evitare ingloriose repliche di Yas Marina.
E se il destino di Michael Masi resta in bilico, la FIA starebbe in queste ore studiando la possibilità di adottare una sorta di VAR con sede fissa a Ginevra, per dare una mano a chi dirige l’evento.
In ultimo, dal Bahrain, prima di ricevere una penalità un pilota dovrà essere raggiunto da cinque avvisi e non più da tre come in uso fino ad oggi.