Dopo la scelta dei piloti da schierare in griglia di partenza nel 2022, che ha fatto storcere il naso alla Ferrari, l'Alfa Romeo Racing si allontana sempre di più da Maranello che resta fornitrice di motori per questa stagione, come siglato da accorti vincolanti firmati in precedenza, ma - un passo alla volta - sembra prendere le distanze dal grande progetto italiano pensate alle origini di questo accordo.
L'Alfa Romeo Racing - team Sauber di cui la casa italiana è title sponsor - ha infatti per anni accolto nei propri box i giovani rampolli della scuderia Ferrari, provenienti dalla Ferrari Driver Academy, dando ai giovani la possibilità di farsi le ossa in una scuderia minori, così come Alpha Tauri, ex Toro Rosso, fa con Red Bull da molte stagioni.
Un accordo che ha portato Antonio Giovinazzi in Formula 1 e che ha formato il monegasco Charles Leclerc prima del suo arrivo in Ferrari, ma che ha anche dato una nuova casa al campione del mondo di Maranello Kimi Raikkonen, passato in Alfa dopo l'addio alla Rossa. Questo accordo sembra però essersi andato a consumarsi nel tempo, arrivando ad un punto di rottura proprio alla fine del 2021 con il licenziamento di Giovinazzi, il ritiro di Raikkonen e la scelta di due piloti che non vengono dall'orbida Ferrari: il cinese Zhou, cresciuto nel panorama Renault, e l'ex Mercedes Valtteri Bottas, arrivato in Alfa Romeo con l'aiuto del team principal Toto Wolff.
Per mesi si è discusso di un rumors che vorrebbe la squadra passare, in un prossimo futuro, a una nuova motorizzazione, magari proprio quella Mercedes, lasciando a Ferrari solo la motorizzazione dell'americana Haas. L'arrivo nel 2026 di Audi e Porsche all'interno del circus, di cui si sta parlando molto in questo periodo, potrebbe cambiare di nuovo tutte le carte in tavola, aprendo a scenari inattesi e inaspettati per tutte le scuderie, comprese quelle dei top team.
A far pensare ad un ulteriore passo verso il divorzio tra Ferrari e Alfa Romeo la notizia, di queste ore, della scelta della squadra Sauber di non acquistare tutte le componenti necessarie per scendere in pista da Maranello, ma di comprare dalla Rossa praticamente solo la power unit, andando così a delineare un progetto di monoposto che risulterà molto diverso rispetto a quello pensato dalla squdra di Mattia Binotto. Le monoposto avranno quindi lo stesso motore ma per molti aspetti non saranno più "simili" come nelle stagioni passate proprio perché per il 2022 l'Alfa Romeo Racing avrà l'interasse, le sospensioni, la scatola del cambio e alcuni concetti aerodinamici molto lontani da quelli pensati da Maranello.