È ufficiale: a poche ore dall’inizio delle Fp1 del GP del Messico, la Mclaren ha presentato alla Fia una richiesta di revisione della penalità inflitta a Lando Norris durante le fasi finali del GP del Texas: la sanzione, ovvero cinque secondi da aggiungere al tempo finale di gara, ha di fatto riconsegnato a Verstappen il podio, rendendo vano l’attacco di Norris e generando così il malcontento della squadra inglese. Delusione e disaccordo con i commissari manifestati già al termine del GP da Andrea Stella, team principal della squadra che, interpellato sulla sanzione, aveva dichiarato: "Il mio parere è che il modo in cui i commissari hanno interferito in questo bellissimo momento di motorsport sia stato inappropriato, perché entrambe le vetture sono andate fuori pista, quindi, entrambe le vetture hanno ottenuto un vantaggio. È un peccato perché ci costa un podio. Ci costa una gara in cui siamo rimasti pazienti. Dopo essere stati spinti fuori al primo giro, alla prima curva, lo abbiamo accettato. Detto questo, la nostra posizione è molto chiara: questo tipo di decisione da parte dei commissari non può essere appellata. Per noi il capitolo è chiuso e passiamo alla prossima gara".
Un capitolo che però si è riaperto quando, nonostante l’intenzione iniziale di non appellarsi alla sanzione, così come dichiarato da Stella, questo è però avvenuto in extremis. La Mclaren ha infatti presentato agli steward prove aggiuntive che, secondo il team, scagionerebbero Lando e gli riconsegnerebbero il podio conquistato, un risultato chiave alla luce della lotta serrata e dei tanti punti da recuperare per continuare a credere nel sogno mondiale: nel caso in cui tali prove fossero ritenute valide, il gap che separa Norris da Verstappen scenderebbe da 57 a 51 punti, un guadagno cruciale in ottica mondiale piloti.
In Messico invece, è toccato a Norris ritornare sull’argomento, il quale, oltre a manifestare il proprio disaccordo, ha però ammesso allo stesso tempo di dover cambiare approccio nella lotta se l’obiettivo è quello di vincere il mondiale piloti: “Sono sempre in disaccordo con quanto fatto dagli Stewards in Texas e penso che, come squadra, non condividiamo l’agire dei commissari. Credo che la maggior parte delle persone che stavano guardando sia di questo avviso dopo la penalità che ho ricevuto. Farò però dei cambiamenti, relativamente al mio essere più o meno aggressivo. Pur non ritenendo di aver sbagliato, alla fine Max ha raggiunto il suo scopo. A lui interessava arrivare davanti a noi e c’è riuscito. Ha fatto un buon lavoro da quel punto di vista. Di conseguenza, per batterlo, ci sono alcune piccole cose che devo cambiare”, ha aggiunto Lando.
Una consapevolezza necessaria, viste anche le tante occasioni mancate che non hanno permesso all’inglese di chiudere il distacco che lo separa dalla vetta del mondiale. Battagliare contro Max non è facile e richiede la massima perfezione e lucidità, un aspetto sottolineato anche da Charles Leclerc e Oscar Piastri, i quali, interpellati sull’argomento, hanno evidenziato come l’olandese sia uno dei piloti più duri in griglia, soprattutto durante i momenti di corpo a corpo. Forza che è emersa soprattutto nel corso della parte centrale della stagione quando, nonostante una Red Bull in netta difficoltà, Max ha sempre lottato con le unghie e con i denti, talvolta andando anche oltre il limite, come quando a Spielberg ha messo fine alla gara dello stesso Lando, generando non poche polemiche.
Dunque, Norris ha di nuovo dichiarato battaglia, rinnovando una sfida che, finora, ha regalato emozioni di fine settimana in fine settimana e che sicuramente farà ancora parlare di sé: mancano ormai poche gare ma la lotta è più accesa che mai.