In tanti lo avevano previsto e alla fine è successo. Ad Austin, Lando Norris ha dimostrato ancora una volta di non essere pronto a conquistare il Mondiale. Norris è senza dubbio uno dei talenti più brillanti e promettenti della F1 attuale. Il giovane pilota britannico, alla guida di una sorprendente McLaren, ha mostrato una crescita costante negli ultimi mesi, dimostrandosi veloce e capace di grandi prestazioni. Tuttavia, il GP di Austin, ha indirettamente sollevato dubbi sul fatto che sia veramente pronto per portare a casa di diritto il titolo mondiale e il cuore dei tifosi. La gara di Austin ha evidenziato alcuni punti deboli che ancora affliggono il pilota inglese, confermando i limiti già visti in altre occasioni. Se da un lato ha la velocità e il talento naturale, dall’altro manca ancora di quella costanza, freddezza e capacità di gestire la pressione che contraddistinguono i grandi campioni. Magari una scelta di testa avrebbe evitato sanzioni come ad Austin, anche se il team Papaya resta dalla sua parte. Quello che vogliamo dire è che il talento c'è, ma manca la continuità e quel pizzico di proattività. Nel corso della stagione, Norris ha messo in mostra il suo potenziale, con ottimi piazzamenti e diversi podi. Tuttavia, ciò che sembra mancare al giovane britannico è la determinazione nelle prestazioni proprio lì quando deve vincere e imporsi su tutti. Anche in Texas non è riuscito a capitalizzare o imporsi per evitare momenti cruciali spiacevoli o controproducenti. Nonostante la velocità e il potenziale sotto gli occhi di tutti, Norris manca di continuità e freddezza nei momenti decisivi, elementi chiave non solo per vincere un mondiale ma per diventare il pilota più forte di tutti. Durante la gara, ha evidenziato tutte le sue vulnerabilità. Sebbene abbia il tempo per migliorare, dovrà cambiare subito qualcosa per non veder precipitare la situazione Mondiale Piloti a ridosso delle ultime gare. E guidando così un Max Verstappen non lo riprendi più in classifica.
Il GP di Austin ne è un chiaro esempio. Partito in griglia con i favori dei pronostici e con una McLaren altamente competitiva, Lando ha avuto difficoltà a gestire le fasi iniziali della gara, perdendo anche terreno rispetto ai rivali diretti. La strategia del team non ha certamente aiutato, ma è evidente che lui stesso non sia riuscito a massimizzare il potenziale a disposizione. Un ostacolo non da poco in una lotta serrata per il titolo mondiale. Uno degli aspetti più critici per un pilota che punta al titolo mondiale resta proprio la capacità di gestire la pressione, soprattutto quando la posta in gioco si alza. In questo senso, Lando Norris sembra non essere ancora completamente maturo. Sebbene sia comprensibile che, data la sua giovane età, possa avere margini di miglioramento e che magari il Mondiale alla fine lo conquisterà, i grandi campioni sono spesso definiti proprio dalla loro freddezza nelle fasi decisive. Ad Austin invece Norris ha dimostrato di soffrire ancora questo tipo di situazioni. Questo non vuol dire che non entrerà nei favori degli appassionati di motorsport ma resterà soltanto una parentesi che potrebbe chiudersi già dalla prossima stagione.
Il talento non basta senza la solidità che caratterizza i campioni. Mentre Verstappen e anche in un certo senso Leclerc, sembrano in grado di gestire ogni tipo di pressione e circostanza, Norris appare più vulnerabile ai colpi di scena e alle difficoltà impreviste. Se vuole davvero lottare per conquistare gli appassionati della F1 e non solo il titolo, dovrà imparare a gestire meglio la pressione e a mantenere costantemente un livello di rendimento elevato. Il mondiale non perdona errori e Lando dovrà dimostrare di essere all’altezza della sfida già dalla prossima gara in Messico.