A Suzuka non sarà un Gran Premio facile per la Ferrari. E non solo perchè potrebbe essere quell del trionfo matematico di Max Verstappen e della Red Bull.
Charles Leclerc e Carlos Sainz potrebbero avere infatti un problema in più: la gestione delle temperature degli pneumatici. Problema peraltro non nuovo a Maranello.
"La pista è caratterizzata da tratti da alta velocità con frequenti cambi di direzione, e quindi si genera molta energia negli pneumatici – ha spiegato lo spagnolo Carlos Galbally, responsabile dell’area pneumatici in Ferrari – si tratta di un circuito anomalo per quanto riguarda la distribuzione dello sforzo. È il più equilibrato e simmetrico di tutto il calendario, quindi l’energia prodotta dalle curve a destra è identica a quella che si crea nelle curve verso sinistra“.
E non è tutto: “Proprio per le dinamiche che si verificano qui a Suzuka – ha proseguito l’ingegnere spagnolo – la Pirelli porta in Giappone le tre mescole più dure di cui dispone (C1, C2 e C3), di gran lunga la combinazione meno frequente che si possa trovare nell’intera stagione".
"L’usura gomme è elevata a causa della combinazione dei curvoni da alta velocità e delle caratteristiche dell’asfalto, il cui livello di abrasività è medio-alto. Tutti questi fattori messi insieme, uniti all’imprevedibilità del meteo, rendono Suzuka un banco di prova particolarmente impegnativo per tutto quello che riguarda la gestione gomme”.
Leclerc e Sainz sono avvisati: in Giappone sarà dura tornare al successo.