Sarà dei rookies la Formula 1 del 2025, già fresca e curiosa per la boccata d’aria nuova che promette di portare nel circus. Infatti, se già questa stagione ha visto tante dinamiche cambiare, con piloti che si sono rivelati inaspettatamente in difficoltà e altri che sono riusciti a prevalere in situazioni atipiche, la prossima sarà ancora più interessante sotto questo punto di vista, perché segna il cambio generazionale della griglia. Sembra passato poco dal debutto di Charles Leclerc, seguito l’anno dopo da quello di George Russell, di Lando Norris e di Alexander Albon, e invece ormai sono passati cinque anni e la Formula 1 si sta preparando ad avere tre generazioni diverse di piloti al volante, tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton, che si possono considerare adesso i veterani dello sport, il gruppetto di Leclerc, Norris, Russell, e i debuttanti pronti per scendere in pista, che saranno ben quattro - con l’opzione di vederne un quinto dopo le grandi prestazioni di Franco Colapinto.
Ma com’è successo che nel giro di poco tempo è cambiata quella che sembrava essere una strategia conservativa nella scelta dei piloti? Fino all’anno scorso sembrava che i team preferissero dare opportunità a piloti più esperti di scendere in pista, sia per questioni di budget che per conoscenze già apprese, mentre improvvisamente il paddock si è ritrovato con Ollie Bearman confermato per correre in Haas, Kimi Antonelli addirittura in Mercedes, Jack Doohan in Alpine e Liam Lawson di nuovo con i Racing Bulls. Delle scelte che chiaramente manifestano la volontà dei team di volersi costruire un futuro fresco e preparato, investendo sui giovani che più si sono fatti notare nelle categorie propedeutiche e che fanno parte delle proprie accademie da anni per un 2026 - anno in cui cambierà il regolamento tecnico delle monoposto - che urla già competizione a non finire.
Tutto in realtà è cominciato quando Lewis Hamilton ha annunciato l’addio alla Mercedes per andare a correre con la Ferrari, perché è stato chiaro fin da subito quanto una notizia del genere e un cambiamento così importante nel mondo del motorsport potesse scatenare un effetto domino non indifferente. Infatti, il nome che più stupisce nella entry list del 2025 è quello di Andrea Kimi Antonelli, l’unico italiano che sarà presente in griglia, classe 2006 e ufficialmente il sostituto del britannico in Mercedes. Il bolognese certamente non manca di talento, essendo uno degli osservati speciali da sempre da parte di tutto il circus, ma su cui solo Toto Wolff è riuscito a mettere le mani, inserendolo nel Mercedes Junior Team al debutto in monoposto. Ciò che stupisce però, è la scelta di far debuttare Antonelli direttamente in Mercedes, senza farlo passare da un team di metà griglia, dandogli subito una responsabilità elevata. Lui però è l’esatto esempio della crescita di un pilota insieme ad un team, con il Junior Team della casa tedesca che lo ha preso in fasce per formarlo a diventare un pilota di Formula 1.
Un po’ della stessa storia la può raccontare anche Ollie Bearman, alfiere del team Haas dal 2025 dopo una stagione di fuoco che lo ha visto sia correre in Formula 2, dove era uno degli indiziati per la lotta al titolo, sia direttamente in Formula 1, prima con la Ferrari a Jeddah, per sostituire Carlos Sainz infortunato, poi con la Haas a Baku, dove è anche riuscito a portare a casa la zona punti. L’allievo provetto della Ferrari Driver Academy, con delle dinamiche che ricordano tanto il percorso di Charles Leclerc, ora maturo e al volante della SF-24, ma al debutto in Alfa Romeo nel 2018 con le stesse modalità del britannico. Come Antonelli, la scelta della Haas racconta di un pilota che è cresciuto al ritmo della sua accademia e che è ora pronto per costruire insieme alla squadra americana un futuro competitivo, facendo ritornare la speranza e la fiducia in un rookie per Gene Haas, che dopo le sventure con Mick Schumacher e Nikita Mazepin cercava solo piloti esperti.
Il suo compagno di squadra sarà Esteban Ocon, che per spostarsi in Haas ha lasciato libero il suo sedile in Alpine, prontamente assegnato dalla squadra francese a Jack Doohan, terzo pilota della scuderia da ormai due anni. Classe 2003, esperto con le monoposto ma figlio del pluricampione di MotoGP Mick Doohan, l’australiano non se lo aspettava quasi nessuno in Formula 1 e invece è stato uno dei primi ad essere confermato per il 2025. Infatti, con un mercato piloti così attivo e aperto la maggior parte degli appassionati, ma anche degli addetti ai lavori, si aspettava delle mosse diverse da parte dei team del mondiale, e invece è stato proprio il piccolo Doohan ad assicurarsi il sedile, segno che anche Alpine, in una situazione molto difficile sia a livello economico che competitivo, stia cercando un progetto vincente per il futuro.
Diversamente è invece andata la storia di Liam Lawson, che in Formula 1 ha già corso lo scorso anno per sostituire Daniel Ricciardo infortunato incantando ogni appassionato con il suo modo di affrontare il weekend, ma dovendo poi salutare il circus una volta tornato l’australiano. Questa volta però, Liam Lawson è stato annunciato per restare in Visa Cash App Racing Bulls, perché è nuovamente il sostituto di Daniel Ricciardo, che però si è ritirato dal mondo della Formula 1. Quindi il neozelandese adesso ha tutte le carte in regola per guadagnarsi un futuro più che interessante in ottica Red Bull, con il suo debutto che non arriverà nel 2025, ma già in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti. Infatti sulla prossima stagione non si sa ancora niente di certo, ma è praticamente confermata la presenza di Lawson in griglia anche per il 2025.
I confermati per adesso sono quindi Antonelli, Bearman, Doohan e Lawson, ma ci sono ancora altri due rookies che sembra si stiano battagliando per un sedile: Franco Colapinto e Gabriel Bortoleto. Infatti, l’unico sedile libero rimasto per l’anno prossimo è quello della Stake, che sembra combattuto tra l’attuale pilota della Williams Franco Colapinto, che ha debuttato a Monza per sostituire Logan Sargeant, e il principale contendente al titolo in Formula 2, Gabriel Bortoleto. Nonostante i due appartengano a due accademie diverse, e che quindi non facciano parte del progetto Sauber, l’interesse da parte del team elvetico e, soprattutto, dai rappresentanti di Audi - che debutterà nel 2026 - sembra molto concreto nei confronti di entrambi, sia per il budget che apparentemente potrebbero portare, sia per la qualità che hanno dimostrato di avere nell’ultima stagione.
Per quanto ancora non sia chiaro su chi ricadrà la scelta, è comunque sorprendente trovare ben cinque possibili rookies per il 2025 in Formula 1, che se prima aveva il problema di avere tanti piloti e pochi sedili, adesso quasi sorprendono certe scelte perché i piloti effettivamente sospetti di trovare un sedile erano ben pochi e le vetture in cerca di un pilota tantissime. Sarà la Formula 1 dei rookies quindi quella del prossimo anno, che già si prospetta davvero interessante perché porterà tante nuove dinamiche e situazioni nel circus più ambito del mondo del motorsport.