Il successo della serie Netflix Drive to Survive, che esce oggi in tutto il mondo con la terza stagione dedicata al mondiale 2020, e la crescita costante delle piattaforme di streaming nel corso degli ultimi anni, ha portato il circus della Formula 1 a intensificare i rapporti con alcune grandi realtà legate all'intrattenimento video.
Gli ascolti televisivi sono infatti sempre in calo e in molti paesi è ancora oggi difficile, o impossibile, trovare un modo economico e semplice per guardare la Formula 1 senza essere costretti o vincolati da abbonamenti e pacchetti troppo costosi per un appassionato della domenica pomeriggio.
Liberty Media, sempre attenta ai nuovi canali di intrattenimento e alle novità che potrebbero contribuire a rendere più "pop" il motorsport, sta quindi intensificando i rapporti con alcune aziende e, nello specifico, con Amazon Prime, Facebook, YouTube e Netflix.
Il circus sembra essere molto vicino a un potenziale accordo relativo ai diritti con Amazon Prime e alla possibilità di portare il suo servizio F1 TV over-the-top sui suoi canali di condivisione. Ian Holmes, direttore dei diritti media della Formula 1, ha spiegato che i colloqui con Amazon stanno proseguendo in modo continuativo e interessante, ma che si stanno aprendo anche ad altri scenari interessanti per il futuro: “Siamo in contatto abbastanza regolare con alcuni servizi. Abbiamo contatti con protagonisti del calibro di Amazon e Facebook, mentre la situazione è leggermente differente con YouTube. Riguardo Amazon, al momento siamo effettivamente impegnati con loro in un paio di discussioni specifiche".
Holmes è entrato nel dettaglio di quelli che potrebbero essere gli accordi futuri sul piano dei diritti spiegando: "Una delle discussioni al momento è quella relativa ad Amazon Prime, un servizio già presente da molto tempo e che porta contenuti ai già abbonati senza altri costi aggiuntivi; l’altra è Amazon Channels, un servizio di streaming OTT addizionale".
Per quanto riguarda Netflix invece il discorso sembra essere più complicato, perché l'azienda non è "al momento interessata a trasmettere eventi in diretta. Sarebbe bello se cambiasse idea perché quanto stiamo facendo con Drive to Survive è un successo internazionale".