Tra un paio di settimane terminerà la pausa estiva della MotoGP, che tornerà in pista a Silverstone nel primio weekend d'agosto. Sarà anche il fine settimana in cui la top class celebrerà i suoi 75 anni di storia e - per risaltare la ricorrenza - Dorna (con il più che ipotetico zampino di Liberty Media) ha imposto a tutti gli undici team della MotoGP (sia squadre ufficiali che clienti) di presentarsi sulla pitlane inglese con livree speciali in chiave retro. Faremo quindi i conti con un Gran Premio di Gran Bretagna che, indipendentemente dai risultati e dagli avvenimenti prettamente agonistici, passerà alla storia: la griglia di partenza sarà rivoluzionata nei colori e nelle linee (livree speciali significa anche tute speciali e, probabilmente, anche divise dei team rivisitate) e verranno scattate foto indimenticabili per la loro unicità.
In attesa di scoprire i frutti del lavoro dei principali designer del Motomondiale (che devono aver fatto ben poche vacanze in questa pausa estiva), i canali ufficiali della MotoGP hanno preparato il terreno chiedendo ai piloti di scegliere la gara più bella e significativa mai esistita dal 1949 ad oggi. Marc Marquez, curiosamente, ha optato per Phillip Island 2017, una domenica che gli appassionati difficilmente ricorderanno al volo: il 93 vinse per distacco davanti a Valentino Rossi, che si aggiudicò il secondo gradino del podio dopo una volata tutta yamahista che vide protagonisti Johann Zarco e Maverick Vinales. "In Australia - ha commentato Marc - ce ne sono state di belle. Nel 2017 ci fu un grande gruppo in lotta per le prime posizioni”. Anche Raul Fernandez, tra gli altri, rispolvera un pezzo per soli intenditori: "Brno 2012 - ha confessato il pilota del Team Trackhouse - con quella grande battaglia tra Lorenzo e Pedrosa". Dani in effetti trionfò dopo un ultimo giro da pelle d'oca contro il Porfuera che , battuto con un incrocio di traiettorie all'ultima variante, sembrò improvvisamente sfavorito per la conquista del titolo mondiale (campionato che poi Jorge vinse qualche settimana più tardi, quando Pedrosa venne falcidiato a Misano da un weekend sfortunatissimo).
La risposta più soprendente arriva da Pedro Acosta, classe 2004, rookie maravilla, che con una grande dimostrazione di conoscenza del librone mastro delle due ruote ha scelto il Gran Premio di Germania 1991. Più precisamente, il Tiburon di Mazarron, ha riportato alla luce l'epico sorpasso di Kevin Schwantz, con la Suzuki a bandiera, su Wayne Rainey in fondo all'ultimo chilometrico rettilineo della vecchia Hockenheim. Hanno rivendicato un grande classico Fabio Di Giannantonio, Fabio Quartararo, Augusto Fernandez e Jorge Martín che, a proposito del sorpasso al Cavatappi di Valentino Rossi su Casey Stoner, ha specificato senza troppi tentennamenti: "Per me la MotoGP è Laguna Seca 2008, lì sono saltato giù dal divano". Allo stesso tempo Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli hanno ricordato un'altra perla preziosa del loro mentore, ovvero quella Barcellona 2009 che ha riscosso consensi anche in Miguel Oliveira ("il sorpasso di Valentino all'ultima curva su Jorge è stato iconico"), Luca Marini, Aleix Espargaró e Taka Nakagami: "È stato davvero speciale". Chissà se, tra altri 25 anni (ovvero quando la MotoGP festeggerà il suo secolo di storia), qualcuna di queste hit verrà ancora citata.