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La Haas si “trasferisce” a
Maranello: sarà la soluzione
per il budget cap Ferrari?

  • di Redazione MOW Redazione MOW

23 dicembre 2020

La Haas si “trasferisce” a Maranello: sarà la soluzione per il budget cap Ferrari?
Mattia Binotto giura, parola di boy scout, che lo stabilimento Haas di Maranello sarà completamente indipendente da quello Ferrari. Solo un modo per permettere ai dipendenti della Rossa, trasferiti in Haas a causa del budget cap di Formula 1, di continuare a lavorare vicino alle proprie famiglia. Un gesto di grande nobiltà per la Ferrari, ma anche un’ottima occasione

di Redazione MOW Redazione MOW

Il budget cap in Formula 1 non piace a nessuno, soprattutto ai top team. Per la prossima stagione in classe regina infatti ogni team avrà un limite di spesa di 145 milioni di dollari, non un centesimo in più. Per squadre come la Ferrari questo budget rappresenta un problema, soprattutto in termini di forza lavoro, costringendo i vertici a un ridimensionamento.

Licenziamenti in arrivo? Fortunatamente la Rossa ha trovato una soluzione alternativa: alcuni dipendenti impegnati a Maranello per lo sviluppo della monoposto di Formula 1 sono stati trasferiti alla scuderia Haas, team cliente della Ferrari in F1 e motorizzato Cavallino.

Tra questi lo spostamento più importante è stato sicuramente quello di Simone Resta, che andrà a seguire la crescita e il percorso del giovane Schumacher nel team americano dopo un lungo e travagliato percorso in Ferrari, in ultimo come Head of Chassis Engineering. 

Da Maranello però è arrivata un'altra buona notizia sul futuro di questi dipendenti, spostati nel team satellite: gli ex ferraristi e le loro famiglie non saranno costretti a trasferirsi, ma sarà la scuderia Haas che aprirà a Maranello un nuovo stabilimento, costruito proprio dal Cavallino. 

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Mattia Binotto però parla di una sede completamente separata rispetto a quella della Rossa, assicurando che il rapporto tra le due scuderie resterà quello consentito dalla FIA: “Queste persone resteranno a Maranello anche se lavoreranno in uno stabilimento separato da quello della Ferrari. Ovviamente non avranno accesso alle strutture del nostro team. Abbiamo un’idea chiara del nostro rapporto: Haas è un cliente ed è un team totalmente indipendente dalla Ferrari. Non sarà un nostro junior team e non ci saranno scambi di informazioni oltre a quelli consentiti dal regolamento. Alcuni dei nostri uomini si uniranno a loro, penso che sia una grande opportunità per loro di migliorare la loro organizzazione tecnica. Dall’altra parte, per noi è una necessità, perché siamo costretti a ridurre il personale per via del budget cap: se proprio dobbiamo farne a meno, è meglio che vadano in Haas e che non rafforzino altre squadre“.

Un discorso sensato, quello del Team Principal Binotto, che non convince però gran parte degli addetti ai lavori: considerando le basse sanzioni in cui è incappata la Racing Point, che nella stagione 2020 si è presentata in pista con una copia della Mercedes 2019, in tanti si chiedono se anche la Ferrari non stia pensando di collaborare con la Haas a stretto contatto. L'arrivo del giovane Schumacher, già parte della Ferrari Driver Academy, il passaggio di Simone Resta e il nuovo stabilimento a Maranello sono solo alcuni degli indizi per una Haas sempre più Rossa Ferrari. 

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