Che la scelta di abbandonare le corse in moto per “godersi la pensione” cominciasse a pesargli si era capito nei mesi scorsi, quando prima ha fatto sapere a Yamaha di voler proseguire l’esperienza da collaudatore e, poi, è stato in trattativa con Aprilia per un ruolo da tester e la possibilità di qualche wildcard. Niente, però, ha preso per lui la piega della possibilità concreta e Jorge Lorenzo, cinque titoli mondiali sulle spalle e un manico che non si discute, è tornato alla vita dell’ex pilota. Tra impegni promozionali e vacanze nei più lussuosi hotel del mondo. In questi giorni, insieme al suo inseparabile amico Luca Rosiello e ad un altro grandissimo ex delle corse in moto, Max Biaggi, si trova a Dubai.
Relax, arte, tanto lusso e, immancabile, anche il richiamo della velocità, con Jorge Lorenzo che è sceso in pista sul circuito di Dubai con una Ferrari 458 del Team Kessel. Un bolide molto simile, quindi, a quello con cui Valentino Rossi, Luca Marini e Alessio Salucci (Uccio) hanno corso la 12 Ore del Golfo. “Ho fatto quattro giri – ha raccontato Lorenzo ai suoi follower – e ad ogni passaggio sono migliorato, quindi sono molto contento di come è andata. In passato ho fatto anche qualche corsa in auto. Ho vinto la 24 Ore del Montmelò in Catalogna e anche qui a Dubai ho vinto la 12 Ore nel 2014. Correre la 24 Ore di Dubai? Perché no?”. Che sia proprio questo il futuro del maiorchino? L’impressione è che ci stia seriamente pensando, perché chi ha vissuto di velocità difficilmente riesce a farne a meno, al di là dei sacrifici e degli impegni dovuti alla vita da atleta.
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