La notizia era nota da settimane, ma è ufficiale solo da ieri: Alex Rins è un pilota Honda e sarà in sella per i prossimi due anni alla RC213V del Team di Lucio Cecchinello. “Sono lieto di annunciare che Álex Rins sarà il pilota della LCR Honda Castrol nel 2023 – ha affermato il manager e ex pilota italiano in un comunicato stampa diffuso nelle scorse ore insieme all’immancabile foto della stretta di mano - Abbiamo appena finito di firmare il contratto. Rins è un pilota esperto, veloce e uno di quelli che solitamente sale sul podio. Questa grande esperienza, unita alla capacità di Rins di dare suggerimenti precisi ai suoi tecnici, come ho sentito dire, ci aiuterà sicuramente a migliorare il nostro pacchetto moto, con l'obiettivo di lottare per più podi”.
Provare a portare a casa risultati migliori, quindi, ma anche contribuire allo sviluppo di una moto che con Marc Marquez fuori dai giochi è rimasta al palo rispetto a quelle degli avversari. La sfida per l’ormai ex pilota Suzuki, è di quelle che stimolano, anche perché Rins è consapevole che negli ultimi anni hanno fallito tutti con la RC213V. “Sono molto felice di entrare a far parte del Team LCR Honda – ha detto il pilota spagnolo - Cambiare team e moto è una sfida, ma sono pronto a dare il 100% e a mettere in pratica tutto ciò che ho imparato durante i miei anni nella categoria MotoGP. La fiducia di Lucio e della Honda è stata fondamentale nel decidere di affrontare questa sfida con questa Casa nel 2023 e nel 2024. Vorrei ringraziarli per questa opportunità”.
Una opportunità che ormai tre stagioni fa è stata data anche a Alex Marquez, ma che per lui s’è trasformata presto in un incubo. Una stagione tutto sommato discreta nel 2020 in sella alla Honda del Team Repsol e, poi, due anni di cadute e risultati così e così in sella a quella di LCR, con il più piccolo dei fratelli di Cervera che ora può anche permettersi il lusso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Sarà importante per HRC apportare miglioramenti dopo la pausa estiva. Hanno un totale di cinque settimane al lavoro. Per questo saranno determinanti i dati del test di Barcellona di giugno – ha detto Alex Marquez - Il nostro problema non è solo l'aderenza della ruota posteriore. Purtroppo la parte anteriore è troppo pesante o, almeno, non si armonizza con la parte posteriore, quindi perdiamo stabilità. La Honda deve continuare a lavorarci, non abbiamo ancora capito l'avantreno di questa moto, dobbiamo trovare un buon equilibrio. Non solo io, tutti i piloti Honda sono concordi nell’affermare che c’è tanto lavoro da fare”.