Un paio d’anni fa se ne era parlato con insistenza: Repsol vuole lasciare Honda e la MotoGP per limitare le spese in un momento di grandissima crisi economica. Poi, però, l’accordo tra il colosso del petrolio e HRC s’era fatto, rinnovando una collaborazione che dura da oltre un quarto di secolo e che ha portato al record di mondiali vinti nella storia recente della MotoGP. Dire Honda, oggi, significa identificare quei colori lì, di Repsol, e solo l’idea che sulla RC213V potesse comparire una qualche altra livrea era, fino a poche settimane fa, assolutamente inimmaginabile. Poi, però, già da Assen nel paddock si è tornato a parlare di una rivoluzione in vista, con Repsol che, complice l’infortunio di Marc Marquez e l’incapacità di Honda di vincere con gli altri suoi piloti, potrebbe davvero alzare bandiera bianca.
A dirlo è anche la stampa francese. In un articolo di Paddock-GP a firma di Oléna Champlain , infatti, si elencano le ragioni di una ipotesi. Che, detta così, suona di contraddizione in termini, ma a volte è unendo ai puntini che si riconosce la sagoma della realtà. Perché Honda non è mai caduta così in basso, perché i podi non sono mai stati così pochi e perché il marchio più titolato della storia recente della MotoGP non era mai stato con un pilota e mezzo alla fine di luglio. Nel senso che, ad oggi, l’unico pilota certo di Honda è il collaudatore Stefan Bradl, con Marc Marquez che invece è una incognita e gli altri contratti (compreso quello di Alex Rins in LCR) che non sono stati ancora del tutto definiti. Possibile che proprio in Honda regni tanta confusione? No, non è possibile. A meno che il tutto sia figlio di una grande incognita: il budget su cui poter contare per i prossimi anni.
“Tutto questo significa che, potenzialmente, quando il campionato riprenderà a Silverstone, il marchio di maggior successo nella storia recente del motociclismo avrà un solo pilota valido con un futuro sicuro tra le sue mura: Stefan Bradl – scrive Oléna Champlain su Paddock-GP - Un altro fatto storico da portare a carico dell'HRC che conosce un momento travagliato, ma che forse sa già qualcosa che cominciamo a temere: il ritiro della Repsol. Respol e Honda è un'epopea di oltre trent'anni, ma il marchio spagnolo si è già pubblicamente interrogato sull'evoluzione della categoria, trasudando dubbi sulla continuità degli investimenti. Se la Repsol fermasse i costi sarebbe un colpo tremendo per la Honda ma anche per un paddock che si sta appena riprendendo dalla defezione a sorpresa della Suzuki”.
Parole, quella della collega francese, che sembrano fare perfettamente il paio con quello affidate proprio a noi di MOW da Carlo Pernat. Nell’intervista esclusiva che ci ha concesso nei giorni scorsi, infatti, Pernat era stato piuttosto sibillino: “Temo che il vero problema della Honda non sia se Marc Marquez torna o non torna. Sta succedendo qualcosa di troppo strano lì e che non è mai accaduto in una squadra così ben organizzata. Troppe cose non tornano e non vorrei che in Honda non sappiano più se poter contare ancora o meno sul supporto di Repsol. Se un colosso come Repsol dovesse sfilarsi, sarebbero guai grossi sia per Honda sia per tutta la MotoGP”.