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La legge la fa Marc Marquez? Sua la decisione (contestata da altri piloti) di scendere in pista a Mandalika

12 febbraio 2022

La legge la fa Marc Marquez? Sua la decisione (contestata da altri piloti) di scendere in pista a Mandalika
L’organizzazione ha obbligato i piloti a scendere in pista per venti giri utili a ripulire il circuito da fango e polvere. Una decisione contestata da Aleix Espargarò, Andrea Dovizioso e altri, ma che, come ha ammesso lui stesso, è stata suggerita (anche) da Marc Marquez

Aleix Espargarò si è arrabbiato di brutto: “Solo il mio capo può dirmi quello che devo fare, girare in quelle condizioni è stato pericoloso e non avrebbero dovuto obbligarci a scendere in pista con il solo scopo di ripulirla”. Più pacato, invece, Andrea Dovizioso: “C'erano due opzioni: aspettare molte ore e pulire la pista o uscire tutti a tracciare una sorta di corsia. E’ stata scelta la seconda opzione, perché avevano già provato a pulire due curve ma con scarso successo. I piloti che erano scesi in pista sul bagnato non volevano più guidare in quelle condizioni. È stata una scelta rischiosa, ma alla fine, probabilmente, è stata quella giusta”. Sono due delle posizioni espresse dai piloti dopo la decisione dei commissari di mandare tutti tra i cordoli per una ventina di giri per provare a rendere decente l’asfalto del Mandalika Circuit dopo una sospensione dei test durata circa 90 minuti.

Una scelta che inevitabilmente ha fatto discutere, con tutti i protagonisti della MotoGP che l’hanno definita discutibile. Tranne uno: Marc Marquez. Il fenomeno di Cervera, anzi, ha raccontato anche un retroscena: “La commissione di gara, Carlos Ezpeleta e Franco Uncini, è venuta e mi ha chiesto cosa ne pensassi, se volevo che si ripartisse – ha affermato l’otto volte campione del mondo - Ho detto loro che la cosa migliore era uscire e girare, ma ovviamente nessuno voleva farlo. Sono stato uno dei primi a partire perché, con il camion, non si fa altro che spostare lo sporco da un posto all'altro. È stata presa la decisione giusta, ovvero che prima delle tre dovevi fare 20 giri, e questo ha aiutato molto. Alla fine la pista è diventata normale, a patto di non andare fuori linea. Se vai un po' lungo devi lasciare il gas, perché il rischio è troppo alto".

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L’opinione di Marc Marquez, quindi, ha pesato nelle scelte della commissione e se da un lato non c’è nulla di strano (anche il parere di Valentino Rossi, in passato, contava un po’ di più), dall’altro non è ben chiaro se anche tutti gli altri piloti siano stati consultati alla stessa maniera. Tanto che qualcuno nel paddock, dopo aver letto le dichiarazioni di Marc Marquez, ha storto il naso ipotizzando il solito ricorso al doppio peso e alla doppia misura. Un po’ presto, però, per tirare conclusioni, visto che il fenomeno di Cervera ha solo raccontato quanto capitato nel suo box, senza specificare se la visita dei commissari sia stata estesa o meno a tutti i suoi colleghi. Quello che è certo, invece, è che l’otto volte campione del mondo, fango e sporcizia a parte, ha apprezzato molto il nuovissimo circuito: “Abbiamo potuto seguire solo una linea, quella pulita da noi piloti, ma il disegno della pista è interessante. Mi piacciono i settori 1 e 4. Il secondo settore è molto veloce e devi fare un respiro profondo prima di arrivarci. Non è un circuito tecnicamente molto difficile, ma sarà divertente ”.

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