Le citazioni sono sempre il puntello dei pensieri deboli, ma a guardare la classifica del primo giorno di test della MotoGP in Indonesia viene da dire che una rondine non fa primavera. Anche perché di primavera al Mandalika Circuit se ne è vista praticamente poca, in un inferno di pioggia e di fango che ha costretto i commissari anche a sospendere i test per oltre 90 minuti. Bandiera rossa e tutti nel box ad aspettare che la pioggia allentasse la sua furia e che chi di dovere provvedesse a pulire l’asfalto invaso dal fango. Non èstato facile e ci sono riusciti solo in parte, con i piloti che si sono comunque buttati tutti nella mischia, se non altro per conoscere il circuito e provare a carpirne qualche segreto. Con il cronometro che, però, ha risentito e non poco della situazione.
Ne è venuta fuori una giornata di grande equilibrio, dove i così detti maghi della pioggia hanno potuto osare un po’ di più, anche se il primo a strappare un tempo dignitoso su un circuito praticamente sconosciuto è stato Marc Marquez. Il fenomeno di Cervera non ha forzato e non ha voluto correre rischi particolari e, poco dopo, il suo best lap è finito scalzato da quello di Jack Miller. Poi davanti a tutti c’ha messo le ruote Miguel Oliveira, ma a fine giornata è stata un’altra Honda e mettere il cappello sul Day1 di Mandalika: quella di Pol Espargarò. Lo spagnolo ha beffato suo fratello Aleix di pochi decimi, mentre sul podio virtuale c’è salito anche Brad Binder, con la KTM. Quarto Alex Rins e solo quinto il campione del mondo in carica, Fabio Quartararo, che però è l’unico tra i top rider che ha saputo distinguersi. E le Ducati? La prima, in sesta posizione, è quella di Jack Miller, con il quadretto della classifica che presenta una situazione interessante: sei marchi diversi nei primi sei crono.
Certo, non significa nulla e, almeno a giudicare dalle foto che stanno circolando in rete e sui social, il vero vincitore di giornata è stato il fango, ma la situazione di sostanziale equilibrio resta piuttosto evidente anche nei tempi, visto che ben undici piloti sono chiusi in meno di un secondo. Tra gli undici, però, non ci sono due dei principali candidati al titolo del 2022: Marc Marquez e Pecco Bagnaia. Diciassettesimo lo spagnolo e solo ventiduesimo l’italiano. Entrambi hanno fatto molta fatica a trovare il grip necessario e hanno preferito pelare il gas concentrandosi, piuttosto, sui settaggi delle rispettive moto e sui pezzi nuovi da provare.
Bene, invece, Andrea Dovizioso dopo le due giornate non proprio positive in Malesia, con l’esperto pilota del Team RNF che si piazza nei primi dieci, in nona posizione, ed è primo dei piloti di una squadra non ufficiale. Meglio rispetto a Sepang anche Franco Morbidelli, dodicesimo, mentre tra i rookie a fare la voce grossa è stato Fabio Di Giannantonio con la Ducati Desmosedici del Team Gresini, quattordicesimo, seguito da Fernandez, diciannovesimo, Bezzecchi, ventunesimo e Darryn Binder e Remy Gardner che si sono spartiti le ultime due posizioni.