Arriva un momento in cui le mamme dei piloti possono finalmente appendere l’ansia al chiodo e quel momento combacia, quasi sempre, con quello in cui i figli decidono di appenderci il casco. Stefania Palma, però, con l’ansia ci fa i conti da praticamente tutta la vita. Negli anni ‘’70 perché era la fidanzata, poi moglie, di Graziano Rossi (uno che la pelle la rischiava veramente ogni domenica) e poi perché il loro figlio, Valentino, ha passato ben 26 anni sopra le motociclette, diventando a tutti gli effetti una leggenda capace di mettersi in tasca nove titoli mondiali. Adesso, invece, a inchiodarla alla tv o a “costringerla” a prendere qualche aereo in giro per il mondo è l’altro figlio, Luca Marini. Uno che, almeno nella testa di mamma Stefania, nella vita avrebbe dovuto fare tutt’altro.
“Io lo vedevo medico” – ha raccontato Stefania alla Gazzetta dello Sport. Un po’ perché Luca è stato sempre un tipo particolarmente analitico e attento e un po’ perché a scuola era anche molto bravo, al contrario di Valentino che, invece, tendeva a limitarsi a cavarsela. Ma il vero motivo per cui Stefania avrebbe preferito che Luca puntasse verso altre strade è un altro: “Temevo potesse soffrire particolarmente l’essere il fratello di Vale il dover dimostrare qualcosa per forza”.
Solo che Luca Marini non era solo analitico e bravo a scuola, era anche testardo. “In verità non ha mai detto di voler fare altro se non correre in moto – ha raccontato ancora Stefania – All’inizio l’ho un po’ frenato, per non dire ostacolato, ma Luca è sempre stato appassionato, molto convinto delle sue scelte“. Strada inevitabile, quindi, con Marini che, come chiunque altro, ha iniziato fin da piccolissimo con le minimoto, pagando inevitabilmente anche qualche attenzione di troppo, visto il sangue condiviso con quel Valentino Rossi che, nel frattempo, dominava nel motomondiale. “Vale lo ha sempre seguito –ha raccontato ancora Stefania – Ci ha sempre creduto, ma chiaramente, all’inizio con le minimoto, era nel pieno della sua carriera e non è che lo accompagnasse alle gare. Poi quando Luca è arrivato nel mondiale è stato più semplice vederli insieme e per loro è chiaramente stato più semplice anche confrontarsi”. Per Stefania, invece, di più semplice non c’è stato niente e a spiegare il motivo è stata lei stessa: “Prima ero più giovane, sarà stata appunto l’età, ma con Valentino la vivevo con più leggerezza, ora sono molto più apprensiva”.
Apprensiva ma sempre prodiga di consigli, con Stefania che racconta ancora: “A Austin sarei dovuta andare, avrei voluto esserci per festeggiare il primo podio in MotoGP di Luca. Però abbiamo fatto una videochiamata subito dopo la bandiera a scacchi, grazie alla sua fidanzata Marta. Per la vittoria è solo questione di tempo. Ora sarò sicuramente a Jerez”. E, nel frattempo, anche dietro i fornelli di quella casa di Tavullia in cui sia Luca che Valentino si presentano molto spesso a pranzo o a cena. Magari proprio nei giorni che trascorrono insieme al Ranch o nelle varie attività della VR46 Academy. Una struttura che, di fatto, segna anche un grande successo imprenditoriale per Valentino Rossi, anche se la parola “imprenditore” fa sorridere mamma Stefania. “Imprenditore è una parola grossa per come la vedo io. Lui è più un maestro, quello che ha fatto è soprattutto perché è un appassionato”.