I risultati della Mercedes sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla “retrocessione” al quarto posto come squadra con la migliore performatività. Superato anche dall’Aston Martin (che consola Toto Wolff, almeno in parte), il team ha mostrato alcune debolezze e molta delusione. Ma non solo da parte del team manager, bensì anche da parte del suo pilota, Lewis Hamilton. Lui, che nel 2022 in Bahrain salì sul podio a bordo della W13, subito dopo Leclerc e Sainz, ora ha rischiato la quinta posizione, se non fosse stato per i problemi di pescaggio della benzina per gli alfieri della scuderia di Milton Keynes. Hamilton non le manda a dire, come al solito, ed è molto chiaro durante l’intervista per la BBC: “L’anno scorso ho esposto i problemi della vetturaho guidato tantissime macchine nel corso della mia carriera e dunque so di cosa ha bisogno una monoposto. Credo che sia una questione di responsabilità, qualcuno dovrebbe dire ‘non vi abbiamo ascoltato, la macchina non si comporta come dovrebbe e dobbiamo lavorare’”.
Insomma, fallito il tentativo con la W14 per questa stagione, bisognerà aspettare il 2024? La tristezza e la rabbia non minano tuttavia i rapporti di Hamilton con la sua squadra (mentre girano voci su un suo possibile futuro flirt con Ferrari), e il pilota si dice fiducioso per i prossimi anni: “Siamo un team pluri-iridato, l’anno scorso e quest’anno non siamo riusciti a realizzare una buona vettura, ma non è detto che non ci riusciremo in futuro”. A fargli eco è comunque anche Wolff, che dice: ndrperdiamo molto tempo nelle curve velociLa casa della stella dovrà garantisce due valide alternative alla W14 che saranno le protagoniste delle prossime gare, mentre si dovrà dire addio al concetto di “zero sidepods”. ”.], il punto è che in rettilineo andiamo bene ma Sappiamo di non avere un problema meccanico, altrimenti ne soffrirebbe anche Aston Martin che monta, per esempio, lo stesso retrotreno,