Presentata a Giacarta alle ore 04:00 italiane, la nuova Yamaha M1 è la prima MotoGP ad essere svelata al pubblico per la stagione 2023. Basta un primo colpo d’occhio per rendersi conto che, rispetto alla versione uscente, sia gli ingegneri giapponesi che Aldo Drudi, a cui è stato affidato il progetto grafico, hanno voluto imprimere una differenza marcata col modello uscente. La nuova moto è più grande, diversa e aggressiva, a cominciare dalla livrea camouflage arricchita con tocchi di grigio.
Come è cambiata la livrea della Yamaha M1
La versione precedente, adottata senza grossi sconvolgimenti dal 2019, combinava assieme blu e nero mettendo in risalto il main sponsor Monster Energy, che rimane. Al tempo, Valentino Rossi si disse soddisfatto degli accostamenti cromatici in quanto interista. In precedenza invece, Yamaha era solita scegliere un blu più chiaro, d’altronde lo sponsor era diverso (Movistar) e la moto appariva più “dolce”, quasi a ricalcarne il carattere. Tornando ancora indietro arriviamo alla Yamaha degli anni di Rossi e Lorenzo, quando il blu era mescolato al bianco, e prima ancora - dato che a regolare i colori delle moto erano i tabaccai - la Yamaha corse completamente vestita di rosso, con la grossa scritta Marlboro sulle fiancate e Max Biaggi a guidarla. D’altronde ad Iwata sono sempre stati legati al rosso, con cui corse (e vinse) anche Giacomo Agostini.
Quella livrea, rossa e bianca, viene proposta anche oggi su buona parte della gamma stradale ed è stata oggetto di più di un’edizione celebrativa. Anche se la Yamaha più iconica della storia probabilmente è la Speedblock, guidata tra gli altri da ‘King’ Kenny Roberts: giallo, nero e poesia. Per il 2023 la Yamaha YZR M1 appare più moderna e rabbiosa, tanto da farci pensare che sarebbe piaciuta a Maverick Vinales che il grigio lo ha usato a lungo per le sue grafiche personali. Il messaggio al mondo delle corse, al netto di una maggiore affinità con il main sponsor, è piuttosto chiaro: questa non è la moto dolce che tutti guidano con una mano soltanto, è un concentrato di tecnologia belligerante pensato per vincere.
Come è cambiata tecnicamente la moto: più aria e più cavalli?
A subire la trasformazione più evidente sulla moto sono le proporzioni: la nuova M1, in sintesi, è semplicemente più grande e tondeggiante della versione uscente. Più largo e schiacciato il cupolino, anche più aggressivo, così come le pance della carena che sembrano più generose e montano un’aerodinamica evoluta. Questo, evidentemente, lascia intendere che al contrario di qualche timida speculazione a Iwata si insiste con il quattro cilindri in linea, in quanto un motore con architettura V4 permetterebbe di ridurre l'ingombro laterale. D'altronde anche il cotone appare più generoso e smussato, probabilmente con l’intenzione di migliorare l’aerodinamica complessiva del mezzo. Passando ai dettagli poi, spicca una presa più grande sul frontale, il che lascia intuire che il motore avrà a disposizione più aria per mettere in pressione l’airbox e sviluppare potenza. Da notare poi le coperture dei dischi in carbonio ed il parafango posteriore forato - parti che probabilmente verranno impiegate in circostanze particolari - così come un telaio leggermente rivisto e un serbatoio apparentemente più squadrato, in controtendenza col resto della moto.
Dire che questa Yamaha M1 sia sempre la stessa moto fatta esclusione per l’adesivo Beta sul cupolino sarebbe, a conti fatti, niente meno che una distrazione: in una MotoGP fatta di dettagli, piccolezze e centesimi di secondo, il lavoro della Yamaha durante l’inverno appare quantomeno importante. Ad ogni modo le prime indicazioni della pista le avremo solo nella seconda settimana di febbraio, quando i piloti voleranno a Sepang per dare il via ai test invernali. Piloti che, dal canto loro, hanno enfatizzato molto i cambiamenti sul loro nuovo strumento di lavoro.
Le parole di Fabio Quartararo: “la nuova livrea è un bel cambiamento”
“La mia pausa invernale non è andata come previsto perché mi sono fatto male alla mano durante un allenamento nel motocross, ma ho continuato a lavorare senza sosta. Ho fatto molto cardio per assicurarmi di essere in forma al 100% per la stagione 2023. Anche il mio infortunio alla mano è completamente guarito ora, quindi mi sento pronto a lottare di nuovo per il titolo. Abbiamo la nuova livrea mimetica, che è un bel cambiamento. Mi piace il nuovo look, ed è bello cambiarlo un po'. Ma ancora più importante, non vedo l'ora di ricominciare a guidare. Sono molto curioso di provare la YZR-M1 2023 a Sepang. Lavoreremo sodo in questa stagione, come facciamo sempre. Abbiamo imparato molto nel 2022 e ora voglio solo lottare di nuovo per il titolo. I miei fan mi hanno supportato molto, mandandomi molti messaggi durante l'inverno. Sono entusiasta di vederli di nuovo in pista in questa stagione. Ci divertiremo un po’!".
Franco Morbidelli: “Ricominciamo da capo, con un nuovo look”
“Stiamo ricominciando da capo oggi, con un nuovo look (anche il suo, ndr). Tutto è tornato a zero e tutto è possibile in questa stagione, quindi è una prospettiva entusiasmante. Abbiamo chiuso il 2022 con un feeling migliore. Ora è importante fare un buon lavoro nei prossimi test invernali, quindi saremo pronti per iniziare la stagione a marzo con la prima gara in Portogallo. C'è un nuovo format di gara, che richiederà un po' di tempo per abituarsi ai piloti e alle squadre, ma lo vedo come un cambiamento positivo perché è qualcosa che piacerà ai tifosi. Voglio ringraziare i fan indonesiani che abbiamo visto al dealer meeting di oggi per il loro supporto. Il loro entusiasmo ci ha dato carica, non vedo l'ora di iniziare la stagione 2023 nel migliore dei modi”.