Ventitré anni, un titolo mondiale, idee chiare: Fabio Quartararo, che Vera Spadini dipinge come il pilota più rock del paddock, tra le altre cose è riuscito nella difficilissima impresa di non farsi odiare dagli italiani, tra cui ha invece un gran numero di fan. Eppure è stato lui a correre contro la Ducati di Bagnaia, portandogli via il titolo nel 2021 e rischiando di ripetersi lo scorso anno. Non solo, El Diablo è anche l’uomo scelto dalla Yamaha per sostituire Valentino Rossi nel team interno. Roba da far tremare i polsi a chiunque, invece lui è leggero, gentile coi fan, positivo anche nei momenti difficili e aperto quando parla di sé. È, in sostanza, il fidanzato ideale per vostra figlia, ammesso che ne abbiate una. In un’intervista ai tedeschi di Motorsport-Magazine dello scorso dicembre, il francese ha dato l’ennesima prova della sua tempra quando gli è stato chiesto se aspira alla longevità e ai record di Valentino: “Spero proprio che tra vent’anni non starò ancora correndo, anche se è vero che sono piuttosto giovane”. Quartararo, classe 1999, è tra i piloti più giovani della storia ad aver mai vinto un titolo in MotoGP, vicinissimo ai 20 anni e 266 giorni a cui si è fermato Marc Marquez che detiene il record. Anche se, va detto, lo spagnolo di titoli ne aveva già conquistati un paio in 125cc e Moto2.
“Non mi importano i record”, ha spiegato Fabio Quartararo a questo proposito. “A me importano le vittorie. Io non voglio abbattere i record, quello che voglio è stare nelle posizioni che contano, lottare per la migliore possibile ad ogni gara e vincere il maggior numero di corse. I record non sono importanti”. Poi continua: “Alla fine voglio diventare una leggenda di questo sport, voglio che la gente pensi a me come al ragazzo che non ha mai mollato e che è stato sempre davanti in MotoGP”.
Caro Fabio, su questo nessuno ha mai avuto dubbi. Anzi, a ben vedere il mondiale 2022 ha messo in mostra la tempra di entrambi: Bagnaia contro i punti che non erano mai stati così tanti e Quartararo contro una Ducati che non si era mai vista così in forma. Entrambi, in modo diverso, hanno vinto la loro sfida. D’altronde dopo Valencia a dividerli c’erano 17 punti soltanto, il che fa ben sperare per il 2023. A prescindere da chi vogliate tifare.