Di mondiali ne ha vinti due, ma in MotoGP c’è solo andato vicino, non da pilota, ma da team manager. Manuel Poggiali, infatti, è salito sul tetto del mondo sia in 125 che in 250 quando indossava casco e tuta, ma adesso si occupa della squadra di MotoGP della Gresini Racing e, con Enea Bastiani, ha agguantato al suo primo anno la terza piazza in classifica generale.
Un successo anche personale, per l’ex campione del mondo che per un periodo si era anche allontanato dall’ambiente delle corse in moto. Un successo che, però, adesso Poggiali vuole provare a bissare. Questa volta senza Enea Bastianini, ma con Alex Marquez.La chiave sarà sempre la stessa, quella che, di fatto, rende i Gresini un po’ più speciali di tutti gli altri: l’umanità. “La stagione 2022 è stata entusiasmante per noi con Enea – ha detto Poggiali alla Gazzetta – Penso che abbiamo scritto una bellissima pagina di storia delle corse. Ora ce ne sono altre da scrivere. Le nostre strade e quelle di Enea non saranno più le stesse, ma l'amore non mancherà mai perché stagioni come questa lasciano un segno particolare. Auguro il meglio a Enea: se lo merita. Quanto a noi, quello che siamo riusciti a fare con lui potremo sicuramente rifarlo con Di Giannantonio e Marquez”.
La convinzione c’è, la moto pure – visto che la Desmosedici resterà la moto da battere – e verosimilmente c’è pure il talento, con Alex Marquez che, comunque, è un campione del mondo e ha uno stile di guida che si potrebbe adattare molto bene alle caratteristiche della Ducati. Ma, come ha ribadito Poggiali, prima di tutto conterà l’ambiente che si riuscirà a creare: “Sia Alex Marquez che Fabio Di Giannontonio vengono da una stagione non esaltante – ha concluso - sarà importante soprattutto creare un rapporto di totale fiducia con la squadra e lavorare sui punti migliorabili. Di Fabio sappiamo già qualcosa, visto che ha corso con noi nel 2022, mentre con Alex abbiamo iniziato un nuovo percorso, ma le premesse mi sembrano già ottime!”.