Senza Marc Marquez la MotoGP di oggi non ha lo stesso sapore, lo sanno anche i suoi rivali che non vedono l’ora di correrci alla pari e batterlo. Lui ci mette sempre tutto per esserci, anche - come ha sempre fatto in passato - qualcosa di più. A Mandalika la sua Honda non era certo la miglior moto in griglia e, nonostante questo, Marquez ha fatto l’impossibile per cambiare le cose. Stavolta però ha trovato sempre e solo la ghiaia: è caduto nelle FP2, è caduto in qualifica (due volte in sei minuti) ed è caduto nel warm up di domenica mattina. Ogni volta si è rialzato per tornare a spingere, lo ha fatto anche dopo aver perso conoscenza durante l’ultima caduta. Stamattina, dopo l’highside, è salito barcollando su di un elicottero ed è andato in ospedale a fare una TAC per correre la gara. Poi, fortunatamente, al centro medico lo hanno dichiarato ‘unfit’, proibendogli di correre e mettendolo su di un aereo per Barcellona, dove le sue condizioni verrano analizzate nel dettaglio.
“Sono Ok dopo il grosso incidente di questa mattina - ha fatto sapere Marquez attraverso i suoi profili social - per precauzione e per non prendere altri rischi abbiamo deciso di non correre il GP. Voglio ringraziare tutta l’equipe medica della MotoGP e il Mataram Hospital per come mi hanno trattato. Grazie per tutti i messaggi di supporto”. La gara però, con la bella vittoria di Miguel Oliveira su Fabio Quartararo e Johann Zarco, è stata l’ennesima conferma del fatto che, senza Marc Marquez, la MotoGP non è la stessa cosa. Diventa più opaca e anonima anche se piove e tutto può succedere in ogni momento.
Eppure c’è ancora chi questa cosa non l’ha capita. Nei gruppi social dedicati a Valentino Rossi, i tifosi hanno fatto a gara per godere delle sue cadute: una cascata di insulti che va dall’onnipresente ‘questo è il karma’ a ‘vederlo per terra è il bello della MotoGP’. Ed è davvero un peccato.