Pecco Bagnaia nelle qualifiche di Portimao ha sbriciolato il record della pista con un sontuoso 1’37”290, fatto segnare in solitaria. Un tempo che tuttavia non è bastato al campione del mondo in carica per strappare la prima pole position del 2023, soffiatagli da Marc Marquez nei secondi finali. Il Cabroncito ha sfruttato al massimo il gioco delle scie e dei riferimenti, prima nel Q1 con il compagno di squadra Joan Mir e poi, nel Q2, facendosi trainare da Enea Bastianini. Un tira e molla, quello dello spagnolo, che in un frangente ha ostacolato l’andatura di Bagnaia. Pecco l’ha sottolineato con decisione e fermezza, preparandosi alla battaglia in vista della Sprint Race
È il caso di dirlo: si comincia a fare sul serio. A Portimao il cielo terso lascia campo libero ad un sole primaverile, che scalda animi, asfalto e atmosfera. La MotoGP è ufficialmente iniziata, con il paddock rinvigorito per le notizie che arrivano nella notte sulle condizioni fisiche serie, ma non gravi, di Pol Espargaro (frattura della mandibola e di una vertebra dorsale) dopo il brutto incidente di ieri che aveva fatto temere il peggio. Sulle alture dell’Algarve si respira competizione; voglia di correre, di gareggiare, di andare ad ogni costo più forte degli altri. La pista è bella, il tempo anche, e le motivazioni di piloti, ingegneri, meccanici, team, stampa, televisioni sono alle stelle. Perché è il primo weekend di gara del 2023, tutti desiderano stupire.
Tutti sono incuriositi dal reale potenziale degli avversari, che da oggi non hanno più tempo e modo di nascondersi. La nuova MotoGP ha fatto subito i fuochi d’artificio, azzerando in venti minuti – con una qualifica mozzafiato – un’attesa di oltre quattro mesi. E allora si poteva davvero inaugurare la stagione senza la prima polemica da pista? No, ed è proprio per questo che possiamo finalmente tagliare i nastri di questo 2023 a due ruote, e vogliamo farlo con le parole di Pecco Bagnaia – secondo e arrabbiato nel ring del parco chiuso – al microfono Sky di Antonio Boselli: “Sono molto contento per il primo giro, peccato che il secondo giro loro tre (Pecco si gira e con la testa indica Marc Marquez di fianco a lui, ndr) me l’hanno rovinato però va bene così. Prima qualifica, partire in prima fila era l’obiettivo. Pensavo che si fosse capito con le nuove regole che aspettare non fosse più consentito. Pazienza, pensiamo alla Sprint Race”. Il campione del mondo in carica esprime tutto il suo fastidio per non aver concretizzato in pole position il tempo spaziale che ha fatto segnare nel penultimo tentativo del Q2: un 1’37”290 fuori da ogni logica ed estraneo a qualsiasi precedente sulla pista di Portimao. Significa giro record, in poche parole. Sfiorare la perfezione, in altri termini.
Pecco realizza il tutto in solitaria, danzando senza riferimenti tra i ciechi saliscendi portoghesi e abbassando di tre decimi il riferimento, già notevole, di Jack Miller. Ecco che Bagnaia, a due minuti dalla bandiera a scacchi, appare irraggiungibile là, in pole provvisoria. Il ducatista decide ugualmente di proseguire; tiene il gas aperto sul rettilineo dei box e apre la gamba destra come un flap in atterraggio mentre frena, in discesa, per impostare curva 1. Dopo due curve transita davanti alla prima fotocellula, illuminando nuovamente di rosso la tabella dei tempi. Il ducatista sta ulteriormente migliorando il suo best, sta mettendo in piedi una qualifica da lacrime agli occhi. A quel punto le telecamere della regia internazionale tergiversano su Marc Marquez, Miguel Oliveira e Aliex Espargaró che si aspettano, passeggiando per la pista in piena traiettoria. Bagnaia solleva la capoccia dal cupolino, costretto ad abortire il giro. Un minuto più tardi e Marquez, in scia ad Enea Bastianini e al pilota del team RNF idolo di casa, spodesta la leadership di Bagnaia per soli 64 millesimi. L’otto volte campione del mondo infiamma la mattinata portoghese, interpretando magistralmente il ruolo del vecchio lupo di mare che sfrutta qualsiasi appiglio a sua disposizione per recuperare con l’astuzia ciò che gli viene sottratto dai limiti tecnici della Honda. Un appiglio che Bagnaia ritiene essere ai limiti del regolamento, riferendosi ad un nuovo gentlemen’s agreement secondo cui i piloti si impegnano a non aspettare una scia durante le fasi calde della qualifica (in Formula 1, al contrario, sono tutti d’accordo nel mantenere le proprie posizioni ed evitare sorpassi durante il giro di lancio). La MotoGP, tuttavia, resta selvaggia. Pecco è secondo, veloce come nessun altro, prontissimo per la Sprint Race. Eppure è arrabbiato, non gli va giù. Con il numero 1 sul cupolino sembra non volersi accontentare di nulla al di sotto della perfezione. Questo è l’inizio del 2023. È solo l’inizio.