“Direi un bugia se dicessi che andiamo in pista per vincere già quest’anno”. Alonso non nasconde affatto tutte le ambizioni nutrite da lui e dalla Aston Martin di Stroll, che da ormai molto tempo investe denaro nella Formula 1 con la speranza di riuscire ad arrivare al vertice della categoria, nella consapevolezza che comunque nel Circus non esiste nessuna bacchetta dai poteri magici, e che il processo per riuscire a diventare una scuderia potente e competitiva richiede molto tempo: “Podi e vittorie non saranno di sicuro la normalità per quest’anno, mi aspetto un inizio complicato, di sicuro in Bahrain, in Arabia Saudita e in Australia potremo scontare qualche ‘peccato di gioventù’ di un progetto completamente rinnovato. Nella seconda parte della stagione, però, potremo magari essere più competitivi e a quel punto se si presentasse un’occasione per ottenere un risultato di prestigio dovremmo essere bravi a non lasciarcela scappare”.
Classe 1981, Fernando Alonso è ormai un veterano del Circus, tra pochi mesi festeggerà 43 anni, e sa benissimo di essere ormai arrivato all’ultimo contratto della sua carriera: “Questo team è l’ultimo per il quale guiderò, quello che mi ha conquistato è che non ci sarà mai una festa per un secondo posto, anche se ovviamente sarà necessario molto tempo per ambire alla vittoria. In alcuni team in cui sono stato in passato si festeggiava un settimo o un quinto posto e si era soddisfatti di essere magari quarti in classifica Costruttori, qui in Aston Martin non sarà così. Dan Fallows ed Eric Blandin sono entrambi due punti di riferimento nel loro ambito, abbiamo a disposizione infrastrutture e talento in abbondanza, è solo questione di tempo”.