Marc Marquez è in piena rivoluzione. È arrivato a Misano durante il sabato del GP, ha salutato i tifosi ed è entrato subito nel box per seguire le FP3. In quel box, ancora per qualche gara, c’è Takeo Yokoyama, capo progetto della RC213V che secondo le indiscrezioni verrà sostituito per mancanza di risultati. Un rinnovamento nell’orbita dell’8 volte campione del mondo che è partito allontanando Emilio Alzamora, manager dei fratelli Marquez per 18 anni.
Di queste decisioni nel paddock si parla moltissimo: c’è chi dice che Marquez, trasferitosi a Madrid dopo una vita passata nella sua Cervera, si sia reso conto di aver vissuto sempre troppo lontano dalla gente. Qualcuno racconta addirittura che Marc se ne sia accorto andando in giro con un ex pilota, decisamente meno vincente di lui ma più riconosciuto dalle persone. Che sia successo o meno, è indubbio che Marc Marquez abbia, da mesi, iniziato a gestire diversamente i suoi profili social, interagendo più spesso con gli appassionati e rilasciando un maggior numero di interviste di un'intensità inaspettata. D’altronde l’aveva detto - per poi smentire - in un video HRC: “Dobbiamo cambiare delle cose all’interno del team”. Oltre, evidentemente, a delle persone.
Se l’obiettivo è quello di tornare a vincere, il risultato è un profondo cambiamento che senz’alcun dubbio si rifletterà anche sulla guida. Lo abbiamo visto dal kartodromo di Aragon, dove Marc Marquez è tornato in moto con un’attenzione che non gli è mai appartenuta: velocissimo, ma ben entro i limiti. Un atteggiamento che probabilmente si porterà dietro anche in MotoGP, tornando equilibrista solo nei momenti di massimo furore agonistico. Per scoprirlo comunque non servirà aspettare più di tanto. Marc sarà in pista durante i test di martedì e mercoledì, e con tutte le probabilità proverà a correre il Gran Premio di Aragon domenica 18 settembre, dove lo scorso anno aveva dato spettacolo con Pecco Bagnaia.