Le moto sono ferme e di qualcosa bisogna pur parlare. Sarà per questo che, nel weekend della Superbike a Misano, con molti dei piloti della MotoGP che hanno fatto visita ai colleghi delle derivate di serie, ha preso piede l’ennesima bomba (a salve!) di mercato: Yamaha avrebbe proposto a Franco Morbidelli di passare al mondiale Superbike per prendere la sella che fino a fine stagione sarà di Toprak Razgatlioglu. Da dove arriva la voce? Da alcune dichiarazioni di Andrea Dosoli, il manager di Yamaha in Superbike, che però non ha detto che Morbidelli correrà dall’anno prossimo con la R1 del Team Pata, ma ha semplicemente risposto a una domanda. “Sì, Franco Morbidelli potrebbe sicuramente lottare al vertice nel World Superbike” – sono state le sue parole.
Niente di sconvolgente, dunque, visto che il Morbido è pur sempre un campione del mondo di Moto2 e un vicecampione del mondo della MotoGP e è chiaro che potrebbe fare molto bene nel mondiale delle derivate di serie se messo in sella a una moto realmente competitiva. Da qui, però, a dire che il pilota italobrasiliano non ha futuro in MotoGP ce ne corre. E anche parecchio. Che poi Andrea Dosoli abbia provato a buttarla là è altrettanto chiaro: ““Al momento so che Franco è concentrato esclusivamente sulla MotoGP. Sono comunque convinto che si divertirebbe in SBK, visto che ha già guidato la R1 a Sepang in una gara di durata. In SBK Morbidelli potrebbe senza dubbio lottare per la vetta e questo paddock farebbe al caso suo. Si adatterebbe bene al suo carattere”.
Insomma, Franco Morbidelli potrebbe farci pure un pensierino, ma non adesso. Anche perché il rinnovo con Yamaha nel Team Monster Energy della MotoGP non appare più così distante, visto che nella crisi totale di cui sta pagando i costi salati anche Fabio Quartararo sono pochissimi i top rider che accetterebbero oggi di salire in sella a una M1. Lo stesso Franco Morbidelli recentemente ha ribadito di non sentirsi particolarmente a rischio e di voler continuare, quindi, con Yamaha.
L’impressione, piuttosto, è che di prontissimo ad andare via – se potesse – c’è il suo compagno di squadra, Fabio Quartararo. “Il vero problema è che non riusciamo a capire il problema – ha detto il francese ai colleghi di Motorcycle News, a proposito della crisi Yamaha - Ogni volta che entro in curva non so se ne uscirò. La moto è troppo aggressiva e, soprattutto, con il passare degli anni, perdiamo le forze. Un anno fa a Jerez, ad esempio, ho lottato tutta la gara con Bagnaia per vincere, in questo momento è impossibile anche solo pensare di rifarlo. E Le Mans lo ha dimostrato ancora di più. Mi sento più che solo… Si litiga e tutto è più difficile, non avendo i dati di altri piloti senza un team satellite. La Ducati ha otto piloti in griglia, mentre io e Franco Morbidelli siamo soli e stiamo lottando davvero troppo e da soli per provare a uscire da questa situazione”.