Uno, Valentino Rossi, gli ha fatto da fratello maggiore e guida, l’altro, Andrea Dovizioso, invece, è stato lo stimolo di sempre, l’acerrimo rivale da battere. Adesso lui, Marco Simoncelli, non c’è più, ma c’è un circuito che porta il suo nome e che farà da teatro all’inizio di una nuova storia: quella in cui proprio Valentino Rossi e Andrea Dovizioso saranno compagni di squadra nel Team Petronas. Una storia che sarà breve, ma che gli appassionati di motorsport italiani hanno sognato negli anni. Rossi e Dovizioso, infatti, saranno i due veterani del paddock e se per uno, con Misano, iniziano le ultime cinque gare della carriera, per l’altro, Andrea Dovizioso, inizieranno le prime cinque gare di una nuova carriera.
Coincidenze cariche di significati, destini che si incrociano e storie che si arricchiscono di capitoli inaspettati. A cominciare, appunto, dal Marco Simoncelli World Circuit e dal GP di San Marino. “Non vedo l'ora che arrivi la gara di questo fine settimana – ha detto Valentino Rossi - perché Misano è la mia pista di casa ed è a soli dieci chilometri dalla mia Tavullia. È un posto speciale per me perché è stato il luogo in cui ho guidato per la prima volta una grande moto in pista, ed è una sensazione che non potrò mai dimenticare. È una pista difficile, e anche fisica, ma è un posto che amo davvero e mi diverto. Abbiamo avuto un ritmo costante ad Aragon durante le sessioni di prove libere, ma non siamo riusciti a dimostrarlo anche in qualifica e in gara, quindi speriamo che questo fine settimana sia ancora migliore per noi”.
Speranze che diventano addirittura obiettivo ambizioso per Andrea Dovizioso, che ha ereditato la moto di Franco Morbidelli e che al Marco Simoncelli World Circuit arriva senza neanche qualche giro di test., visto che il pilota, ad Aragon, si è solo seduto sulla M1 per lavorare sull’ergonomia e la posizione in sella. “l livello quest'anno è altissimo e i tempi per tutti sono simili – ha affermato Andrea Dovizioso - ma affronterò questi ultimi cinque round senza alcuna pressione. Penso che ci vorrà un po' di tempo per abituarmi alla moto e adattare il mio stile di guida alla Yamaha. Non puoi cambiare queste cose dall'oggi al domani, ma sono davvero felice di avere queste cinque gare per vedere cosa posso fare. Non ho obiettivi in termini di risultati, per me l'importante è avere un buon feeling con la moto e capirla. Certo, se riuscissi a essere tra i primi dieci sarebbe fantastico, ma vedremo. Nel complesso sono solo felice di essere tornato in MotoGP con Petronas Yamaha SRT e che il mio primo GP sarà una gara di casa”.